17 set 2019

Tibouchina, una pianta di velluto

Lasiandra macrantha
Poche piante sono in grado di fiorire con i toni azzurro-violacei della Tibouchina urvilleana, simpatica specie sudamericana appartenente alla famiglia delle Melastomataceae. In realtà questa specie è stata battezzata con diversi nomi: potete trovarla anche con il termine di Tibouchina semidecandra, oppure con il nome di Lasiandra macrantha. Tutti indicano un arbusto a portamento eretto e un po' rigido, spoglio alla base negli esemplari adulti, che possono arrivare ben oltre i 2 metri di altezza, con legno marrone vivo, rami e fusti a sezione quadrangolare, leggermente tomentosi. Le foglie, persistenti nei climi miti, sono di color verde brillante, vellutate al tatto per la presenza di peli sulla superficie, con nervature evidenti, talora rossastre. I fiori, che si aprono nell'ultima parte dell'estate, sino all'autunno, sono di color azzurro/porpora, riuniti in racemi apicali e circondati da sepali rossastri, persistenti anche dopo la caduta dei petali. Il contrasto fra le foglie e il colore dei fiori è davvero bello, così come l'aspetto vellutato di fiori e foglie. Sempreverde nei suoi luoghi di origine, da noi perde le foglie per effetto delle basse temperature, che tollera sino a 0-2°C per brevi periodi. 
Tibouchina urvilleana
In primavera tuttavia, dal legno vecchio, ricaccia vigorosamente, senza che la fioritura ne venga pregiudicata, dal momento che fiorisce sui rami prodotti nel corso della stagione. 

Coltivata in vaso in buona parte della penisola, per poter essere riparata in inverno, al Sud vive all'aperto, in qualunque terreno, purchè fresco e drenato, e in buona luce. E' talora impiegata come pianta da interni, ma in questo caso deve essere posizionata in ottima luce, lontano da termosifoni e fonti di calore, avendo cura di mantenere un microclima, attorno alla parte aerea, con un certo grado di umidità. Se in casa, attira senz'altro l'attenzione, mentre in giardino la trovo difficilmente accostabile. E' una tale primadonna che oscura tutto il resto e quindi preferisco dedicarle uno spazio tutto per lei e non farla litigare con nessuno...

10 set 2019

Brugmansia, fiore diabolicamente angelico

Brugmansia arborea esemplare adulto
E' dalla fine dell'estate fino a ottobre inoltrato (se le temperature reggono) che la Brugmansia arborea (vecchia nomenclatura Datura arborea)  ci regala le sue splendide fioriture. Originaria del Sudamerica, è una pianta a portamento eretto e dall'aspetto non particolarmente affascinante, a causa del tronco verde-marrone, poco ramificato e spesso spoglio alla base, sul quale si sviluppano foglie di grandi dimensioni, verde più o meno intenso, spesso leggermente tomentose su entrambe le superfici, che ricordano un po' quelle della pianta del tabacco. Sul finire dell'estate si trasforma magicamente in una splendida ornamentale, poichè comincia a produrre grandi quantità di fiori molto grandi, a forma di campanula pendula, con colori che vanno dal bianco panna all'arancio salmone, passando per il rosa e il giallo, ma sempre con toni pastello e soprattutto intensamente profumati, in particolare dal tramonto all'alba.
Brugmansia arborea a fiore bianco

Brugmansia arborea Rosea
Non per niente si è meritata, e giustamente, l'appellativo di Trombone d'Angelo o Tromba degli Angeli. Dove sta quindi la diabolicità della pianta? Tutte le sue parti, in particolare le foglie, contengono alcaloidi, quali, ad esempio, atropina e scopolamina in elevate dosi, che agiscono sul sistema nervoso centrale e periferico provocando allucinazioni, spasmi, convulsioni e, in dosi massicce, il coma, fino alla morte. Non per niente questa Solanacea era ben nota alle popolazioni indigene dell'America Centro-meridionale e veniva utilizzata dalle tribù per preparare bevande allucinogene durante i cerimoniali religiosi.
Brugmansia arborea Aurea
Velenosità a parte (del resto molte delle piante presenti nei nostri giardini e orti rientrano nella schiera di piante medicinali/tossiche/velenose), è una pianta indubbiamente molto scenografica, anche se piuttosto sensibile al freddo. In posizioni riparate, esemplari adulti, con tronco ben lignificato, possono svernare all'aperto e sopportano anche brevi periodi intorno allo zero termico, pur perdendo del tutto la parte aerea e conservando solo il tronco, come una sorta di sgraziato attaccapanni. In primavera riemette nuova vegetazione dalle gemme latenti al di sotto della corteccia. Se possibile tuttavia, consiglio di ricoverarla in inverno a T° intorno ai 2-4°C. Predilige posizioni luminose, terreni preferibilmente freschi, con necessità di irrigazione che aumentano in estate e nel periodo della fioritura. Si può ovviamente coltivare anche in vaso, utilizzando terriccio comune e adeguando via via la dimensione del vaso alla crescita della pianta. 

3 set 2019

Mostre d'autunno

Come di consueto, settembre apre la stagione delle mostre autunnali, che, al pari di quelle primaverili offrono la possibilità di trovare piante insolite, di trarre ispirazione per terrazzo e giardino, di curiosare e, perchè no, approfittare dell'occasione per chiedere e scambiare consigli verdi con gli espositori e il pubblico presente. Ricordiamoci inoltre che l'autunno, almeno nella maggior parte della nostra penisola, è il periodo migliore per piantare e quindi, anche se andiamo verso la stagione più fredda, un acquisto di piante fatto nei mesi autunnali è sicuramente un buon investimento per la prossima primavera. 
Personalmente ritengo che le mostre autunnali abbiano molto più fascino di quelle primaverili, vuoi per i colori dorati di alberi e arbusti, ma anche perchè molte specie danno il meglio di sè nell'ultima parte della bella stagione, complice il calo di temperature e magari qualche pioggia. 
Tra i numerosi eventi proposti, la Donna di Piante ne ha selezionati tre in cui sarà naturalmente presente.
Giardini d'Autore edizione settembre 2018
Il primo sarà, come di consueto,  Giardini d'Autore a Rimini, dal 20 al 22 settembre, che già dallo scorso anno si tiene nella bella scenografia di Castel Sismondo, nei pressi del centro storico. Non particolarmente grande, è tuttavia una manifestazione in continua crescita ed evoluzione, grazie al costante lavoro di Silvia Montanari e di tutto il suo giovane staff, che, con la loro simpatia tutta romagnola, l'hanno resa sicuramente la mostra più allegra del settore. 
Divertimento a parte (e a Rimini è assicurato) la mostra si caratterizza per il buon gusto negli allestimenti e la scelta curata degli espositori, fra cui figurano, oltre che vivaisti, anche una serie di artigiani del settore, che vengono ospitati all'interno del cortile del castello, convertito, durante i tre giorni della kermesse, in un giardino di cui i Malatesta sarebbero stati fieri. Durante i tre giorni inoltre, potrete assistere a corsi, passeggiate botaniche e visite fuori e dentro i confini della manifestazione.

27 ago 2019

Il Pepe dei Monaci (Vitex agnus-castus)

Vitex agnus-castus
Originario del bacino del Mediterraneo e Asia centrale, Vitex agnus-castus o Agnocasto è una pianta quanto mai interessante in giardino, ma ancora poco utilizzata. E' un arbusto deciduo di discrete dimensioni (2-3 m di altezza), a portamento eretto e svasato, appartenente alla famiglia delle Verbenaceae. Le foglie sono composte, trifoliate e brevemente picciolate, verde medio e, come il legno, se stropicciate o spezzate, emanano un caratteristico profumo aromatico. La fioritura è tipicamente estiva, spesso prolungata sino a settembre. La forma più diffusa ha spighe azzurre, erette e piuttosto lunghe, profumate e molto apprezzate dagli insetti utili.

20 ago 2019

Cestrum, il gelsomino notturno

Fiori aperti di Cestrum nocturnum
Poche piante si "avvertono" con il naso più che con la vista come il Cestrum nocturnum, conosciuto volgarmente come Gelsomino notturno e, nei paesi latini come Dama de Noche (signora della notte). Originaria del Centroamerica, è una pianta assolutamente insignificante a vedersi, pure sgraziata, se proprio vogliamo dirla tutta. Sempreverde in climi miti, in inverno si "spennacchia"un po', perdendo una parte delle foglie verde lucido, che rimette nella primavera successiva. E' un arbusto di forma irregolare, tendenzialmente globosa, che cresce fino a 5 metri nell'areale di origine. Se il portamento non è degno di nota, recupera ampiamente punti con la fioritura, che da noi in genere si verifica intorno alla metà dell'estate, sino all'autunno. Questa, pure poco visibile, è costituita da grappoli di fiori tubolari piccoli, bianco-verdastri, che di giorno restano chiusi e si aprono durante la notte, emanando un profumo dolce, intenso e penetrante, considerato da alcuni (pochi a dire il vero) addirittura nauseante.

13 ago 2019

Papiri veri e falsi

Cyperus papyrus lungo le rive di un fiume
Con il termine papiro si intendono almeno due specie palustri, entrambe appartenenti alla famiglia delle Cyperaceae e presenti in Italia, sia pur d'importazione.
Il primo è Cyperus papyrus, o Papiro vero, quello che, per intendersi, tutti noi abbiamo studiato sui libri di storia e dai quali gli Antichi Egizi ricavavano i rotoli cartacei. Non per niente questa pianta è nota anche come Papiro degli Egizi. E' una specie erbacea perenne, rizomatosa, originaria dell'Africa Orientale, che popola ambienti palustri, ma anche le sponde dei fiumi con corrente lenta, con le radici in totale o parziale sommersione. Molto diffusa lungo il delta del Nilo, secondo alcuni studi esisterebbe un areale indigeno di questa pianta anche in provincia di Siracusa, mentre secondo altri potrebbero essere stati portati dagli Arabi in tempi remoti.

6 ago 2019

Hydrangea paniculata: un mondo di varietà

Hydrangea paniculata Limelight
Nel post precedente abbiamo parlato delle Hydrangea paniculata, caratterizzate da una bella fioritura tardiva e prolungata sino all'autunno. Sarebbe difficile elencare tutte le varietà disponibili di Hydrangea paniculata, dal momento che sono davvero molte e ogni anno si arricchiscono di ulteriori novità. Mi limiterò quindi ad una breve panoramica sulle mie preferite.
Una di queste è sicuramente Hydrangea paniculata Limelight, cultivar vigorosa con sviluppo superiore anche i 2 m di altezza e infiorescenze di notevoli dimensioni, erette e sostenute da rami forti. I fiori, inizialmente verde pallido (da cui il nome varietale), passano successivamente al bianco crema, poi al verde e, se ben esposta al sole, sul finire della stagione può "sporcarsi" leggermente di rosa ai margini. La fioritura è prolungata, le infiorescenze ricche di fiori sterili, che danno un aspetto pieno al panicolo.

30 lug 2019

E' il momento di Hydrangea paniculata


Imponente fioritura di Hydrangea paniculata Silver Dollar
Quando si parla di ortensie, si pensa comunemente alla Hydrangea macrophylla, con fiori a palla opulenti, variamente colorati di bianco, rosa, porpora o azzurro e che fioriscono a inizio estate, con permanenza più o meno lunga sulla pianta. Più raramente si pensa ad Hydrangea paniculata, una bellissima specie proveniente dal Giappone e, a onor del vero, ormai ampiamente diffusa in Europa, ma non ancora nota nella cultura di massa. 
Le prime Hydrangea paniculata furono introdotte in Europa da Siebold nella seconda metà dell'800. Sono arbusti decidui spesso di buon sviluppo e che possono raggiungere, nelle zone di origine, anche 5 m di altezza. Piuttosto adattabile in termini di clima e terreno, vegetano bene in suoli di medio impasto, da leggermente acidi a sub-alcalini, preferibilmente freschi.

23 lug 2019

L'irrigazione durante le ferie estive

Le piante in vaso risentono maggiormente di lunghi
periodi di assenza dei proprietari
L'irrigazione durante le ferie, in particolare per le piante in vaso, è un problema che quasi tutti devono affrontare, generalmente a cavallo fra luglio e agosto, periodo in cui molti si assentano, per un tempo più o meno lungo, per le vacanze.
Le soluzioni migliori sono naturalmente due: la prima è di incaricare una persona che possa provvedere all'irrigazione nel periodo di assenza; la seconda è quella di predisporre un impianto di irrigazione (anche semplice) con una centralina che viene programmata al momento della partenza, in modo che l'irrigazione si attivi automaticamente agli orari e con gli intervalli impostati. 
Centralina a batteria per impianto
di irrigazione
Preoccupatevi di cambiare le batterie alla/alle centraline al momento della partenza, anche se non sono ancora esaurite. L'anno scorso dimenticai di farlo e mi ritrovai, a distanza di 20 gg, con alcuni danni legati all'esaurimento delle pile, e quindi al mancato funzionamento dell'impianto, per fortuna limitato agli ultimi giorni di assenza.

16 lug 2019

Profumo di Gelsomino

Jasminum officinalis o Gelsomino vero
 Il termine Gelsomino, alle nostre latitudini, genera sempre un po' di confusione. Spesso infatti, per gelsomino, si intende quello che in realtà è un Falso gelsomino, il Tracheolospermum jasminoides (sin Rhynchospermum jasminoides), rampicante sempreverde appartenente alla famiglia delle Apocynaceae con piccoli fiori bianchi e a stella, molto profumati, che si aprono a inizio estate. Data la sua resistenza al freddo viene largamente utilizzato in terrazzo e giardino anche nelle regioni a clima rigido e, poichè i fiori ricordano per forma e profumo quelli del gelsomino, viene sovente confuso.
Il gelsomino vero è tutt'altro. Intanto non dovremmo parlare di gelsomino, quanto piuttosto di Gelsomini. Con questo termine generico infatti, si annoverano molte specie che appartengono al genere Jasminum e provenienti da varie zone del globo.

9 lug 2019

Schinus e Zanthoxylum: le piante del pepe o quasi..

Un albero esemplare di Schinus mollis
 Noto sin dall'antichità, il pepe comunemente utilizzato in cucina (bianco, verde o nero) è una spezia ottenuta dai frutti di un albero indiano, il Piper nigrum, che vegeta e viene coltivato nella fascia tropicale.
Il Piper nigrum non è tuttavia l'unica pianta "pepata"; alle nostri latitudini è molto conosciuto lo Schinus mollis, o Falso pepe, un albero originario di Messico e Perù ormai ampiamente diffuso lungo le nostre coste e sempre più un classico del paesaggio mediterraneo. E' un albero sempreverde, a portamento piangente, con tronco piuttosto nodoso da adulto, e chioma leggera ma molto espansa, con esili rami secondari ricadenti talora sino a terra. Le foglie, composte, imparipennate, sono verde scuro, e, se stropicciate, emanano un forte odore di pepe. I fiori sono poco evidenti, giallini, e si aprono in primavera avanzata.

2 lug 2019

Russelia juncea: elegante ricadente per giardino e terrazzo

Russelia juncea
Proveniente dall'America Centrale, Russelia juncea (sin Russelia equisetiformis) non si è ancora molto affermata in Italia, nonostante  vanti numerosi pregi e soprattutto grande adattabilità per il giardino mediterraneo. Lo dimostra il fatto che ogni volta che la presento alle mostre, molti visitatori si avvicinano incuriositi chiedendomi che cosa sia. 
E' una specie sempreverde a portamento ricadente, che dalla ceppaia produce numerosi tralci verdi, assimilabili a quelli di una ginestra, lunghi fino a 3 metri, ma sottili e ricadenti. 
Le foglie sono piccole, poco numerose e verde brillante. A partire dalla primavera, sino all'autunno inoltrato, produce piccoli fiori tubolari, in genere rosso corallo, distribuiti lungo tutti i rami, tanto che, in piena fioritura, la pianta sembra una cascata di colore. Questa caratteristica le ha meritato, nel mondo anglosassone, l'appellativo di fountain plant (pianta fontana) o Coral Plant (Pianta corallo) o anche firecracker plant (pianta petardo), ad indicare "l'esplosione " di fiori.

25 giu 2019

Le nuove Ortensie

Hydrangea macrophylla Julisa
Quello delle Ortensie è probabilmente uno dei generi sui quali gli ibridatori lavorano di più. Non passa anno senza che alle consuete fiere professionali non vengano presentate almeno una decina di nuove cultivar appartenenti a questo nutrito gruppo di piante, che hanno indubbiamente molti pregi, primo fra i quali una opulenta fioritura che, a seconda della specie, va dalla tarda primavera alla fine dell'estate. Difficile stilare una classifica delle più belle, pertanto mi limiterò a menzionarne alcune, in attesa delle novità del prossimo anno. 
Hydrangea macrophylla Julisa è sicuramente un ibrido molto interessante, sebbene non più recentissimo, dato che è stato ottenuto nel 2011 a partire dalla nota  Merveille Sanguine. Una delle sue caratteristiche più salienti è data dalle foglie e dai rami con flushing porpora, che si accentua ancora di più in autunno. I fiori sferici, di medie dimensioni, sono anch'essi di un bel rosso cremisi, particolarmente accentuato da pH basico, mentre in terreni acidi acquistano riflessi viola metallico. Non particolarmente grande (1 m circa di altezza) e molto compatto, è adatto anche in vaso.

18 giu 2019

Hibiscus:qualche dubbio da chiarire

Hibiscus syriacus Ultramarine a fiore semplice azzurro




















Spesso le persone mi chiedono la disponibilità di Hibiscus in vivaio o mi chiedono se devono essere riparati dal freddo. Da questo deduco che esiste una certa confusione fra i diversi tipi di Hibiscus reperibili nei vivai e garden center.
Il genere Hibiscus (fam Malvaceae) conta un numero molto elevato di specie, la maggior parte delle quali coltivate a scopo ornamentale, ma alcune anche a scopo alimentare (ad es Hibiscus sabdariffa, specie africana, dal quale si ottiene il Karkadè). 
Quelli che troviamo comunemente nei giardini di tutta Italia, comprese le regioni a clima freddo, è Hibiscus syriacus. E' una specie originaria di Cina e India, portato in Europa da secoli, ove si è talora spontaneizzato.

11 giu 2019

Jacaranda ed Erythrina: il fascino degli alberi tropicali

Jacaranda mimosifolia in fioritura



















Pochi spettacoli sono più suggestivi della fioritura delle Jacaranda mimosifolia: originaria del Sudamerica (Argentina, Brasile) è un albero a foglia caduca (talora semi-persistente) con foglie bipennate, composte da numerose foglioline verde brillante, curiosamente somiglianti a quelle delle mimose (da cui il nome specifico). A primavera avanzata-inizio estate porta alle estremità dei rami grandi pannocchie piramidali di fiori blu porpora, che sovente apre su rami ancora nudi o con un accenno di nuove foglie. All'imponente fioritura, capace di caratterizzare fortemente un paesaggio in questo particolare momento, seguono i frutti, una sorta di baccello legnoso, di forma discoidale.

4 giu 2019

I pregi del Physocarpus

Physocarpus opulifolius Diablo in fioritura
Nativo americano ma ormai "naturalizzato" europeo, il Physocarpus ha fatto la sua comparsa in garden e vivai già da diversi anni e si è conquistato di diritto un "posto al sole" nei nostri giardini.
Appartenente alla famiglia delle Rosaceae, nella sua forma spontanea ricorda vagamente un Viburnum per lo sviluppo e la forma delle foglie, mentre i fiori sono inconfondibilmente quelli tipici della sua famiglia di appartenenza, tanto che è noto volgarmente con il nome di Spirea americana. La specie botanica Physocarpus opulifolius è un arbusto deciduo con foglie verdi, trilobate, più o meno incise; i fiori, che si aprono a maggio/giugno secondo latitudine e altitudine, sono riuniti in infiorescenze sferiche, bianche o leggermente rosate, e spesso sono visitate da api e insetti pronubi. Successivamente maturano i frutti, simili a piccole bacche rosse di consistenza cartacea, riunite in mazzetti.

28 mag 2019

Cistus, il fiore del Mediterraneo

Cistus in fioritura
Gli anglosassoni lo chiamano Rock Rose, per la sua somiglianza con i fiori delle rose selvatiche. I Cisti (Cistus spp) sono gli assoluti protagonisti del paesaggio mediterraneo da maggio a giugno, mesi in cui esplodono in migliaia di corolle dai petali spiegazzati come quelle dei papaveri e con colori che vanno dal bianco al rosa, fino al rosso magenta. Il fiore è davvero effimero, dal momento che spesso non dura più di 24 ore: il numero di corolle emesse tuttavia è così elevato che i cisti appaiono sempre in fiore per oltre un mese. Il genere Cistus comprende una ventina di specie, che si ibridano fra loro con grande facilità, dando origine ad un vasto numero di "varianti". Sono arbusti sempreverdi, a portamento eretto o talora anche prostrato, alti, a seconda delle specie, fino a 150 cm.

21 mag 2019

Cornus kousa: vecchie e nuove selezioni

Cornus kousa China Girl
Come per il Cornus florida, anche nel caso del Cornus kousa le cultivar derivate sono tantissime. 
Una delle più comuni e facilmente reperibili è Cornus kousa var. chinensis China Girl, selezione olandese creata attorno al 1910. E' una pianta vigorosa, piuttosto espansa da adulta, con fioritura regolare già nei primi anni, con brattee fiorali piuttosto grandi e che tendono ad ingrandirsi con l'età della pianta. Le brattee sono bianco crema brillante, che diventano marroni prima di cadere. Anche i frutti sono di grossa pezzatura, di color rosso arancio. 
Cornus kousa Milky Way
Altra varietà molto nota soprattutto per il suo accrescimento verticale è Cornus kousa Milky Way, così denominata perchè i fiori, non particolarmente grandi ma molto numerosi, sbocciano l'uno accanto all'altro come la scia di stelle della Via Lattea. Il colore è ovviamente bianco latte. Il portamento è anche abbastanza riconoscibile, dal momento che sin da giovane ha un accrescimento verticale piuttosto evidente e origina, nel tempo, piante di forma tipicamente a vaso, piuttosto slanciate.

14 mag 2019

Viburnum: fiori e profumi in primavera e non solo

Viburnum opulus Sterilis (Pallon di Maggio) in fioritura
La primavera è senza dubbio la stagione che rende maggiormente giustizia ai Viburnum, genere della famiglia delle Caprifogliaceae che annovera numerose specie, tutte ormai più o meno conosciute poichè questi bellissimi arbusti allietano i nostri giardini in ogni momento dell'anno. 
Il classico Viburno di questo periodo è il Viburnum opulus "Sterilis" (sin Viburnum opulus Roseum) noto anche come "Pallon di maggio". E' un vigoroso arbusto deciduo, pollonifero, di forma tondeggiante, onnipresente nei "giardini delle nonne", nelle aie e in campagna, in associazione con il lillà, la spirea e l'ibisco (Hibiscus syriacus), con un fascino molto retrò. Le foglie sono lobate, verde scuro, giallo oro in autunno e ricordano molto quelle di un acero. I fiori , che si aprono proprio in questa stagione (al Sud possono anche anticipare e cominciano a sbocciare in aprile) sono raccolti in infiorescenze globose inizialmente verdastre, poi bianco panna, leggermente rosate a maturità.

7 mag 2019

I Cornioli asiatici: Cornus kousa e Cornus controversa



Esemplare di Cornus controversa Variegata
Nei post precedenti abbiamo parlato dei Cornus florida, provenienti dal Nordamerica. Altrettanto interessanti sono i Cornus di origine asiatica, che conta diverse specie, ma le due maggiormente rappresentate, a livello ornamentale sono Cornus controversa e Cornus kousa.
Il Cornus controversa è, fra tutti quelli dell'emisfero settentrionale, quello che raggiunge le maggiori dimensioni. Allo stato spontaneo può arrivare a 15-20 m nelle zone di origine, anche se da noi raramente supera i 6-8 metri. E' un albero con una meravigliosa architettura: ha portamento maestoso, tabulare, a palchi orizzontali, inseriti su un tronco centrale e distanziati in modo regolare fra loro.

30 apr 2019

Nuove Buddleje per l'estate

Ormai prossime alla fioritura, le Buddleja fra un mese circa cominceranno ad aprire le loro spighe profumate. Quest'anno abbiamo in serbo alcune interessanti novità, che presentate negli anni scorsi alle consuete fiere professionali del settore, sono state messe in coltivazione e sono ora prossime alla fioritura.
Buddleja x alternifolia Unique®
La prima è Buddleja x alternifolia Unique®, interessante ibrido di Buddleja alternifolia selezionato da Peter Moore. Presentata un paio di anni fa al Plantarium, si è guadagnata numerosi riconoscimenti per il portamento contenuto (100-120 cm al massimo), il bel fogliame verde-grigio, la elevata rusticità (regge tranquillamente a -20°C), ma soprattutto per la sua capacità di rifiorire, assolutamente nuova nell'ambito delle B. alternifolia, che, come è noto, portano i fiori sui rami dell'anno precedente e fanno un'unica fioritura in maggio. Buddleja x alternifolia Unique® differenzia invece i fiori violetto-lilla sui rami nuovi ed è pertanto in grado di rifiorire nel corso della stagione.

16 apr 2019

Le varietà di Cornus florida

Come accennato in un post precedente, nell'ambito dei Cornus florida (Dogwoods) esistono numerose varietà, distinte fra loro dal colore dei fiori e delle foglie. 
Cornus florida Rubra
Una delle più diffuse è senza dubbio il Cornus florida Rubra, mutazione spontanea di Cornus florida, simile in tutto e per tutto alla specie botanica tranne che per il colore dei fiori, le cui brattee sono rosa chiaro anzichè totalmente bianche. Comparato con la specie botanica inoltre è un po' meno vigoroso, pur generando grandi arbusti che raggiungono, senza grandi problemi, 4-8 m di altezza. 
Cornus florida Cherockee Chief

Di caratteristiche simili, ma caratterizzato da brattee di un rosa molto più carico (o rosso, come riportato dai testi botanici), il Cornus florida Cherockee Chief è considerato da molti il più bel Cornus a fiore rosso del gruppo.

9 apr 2019

Profumo di Lillà

Syringa vulgaris, il comune Lillà
La Syringa vulgaris, detta comunemente Lillà o Serenella, è una pianta largamente diffusa nei nostri giardini e appartiene alla famiglia delle Oleaceae.
Introdotta dalla Turchia, fece la sua prima apparizione in Europa nel corso del XVI secolo e fu descritta e rappresentata nel 1565 nella quinta edizione dei Commentarii del Matthiolus, il quale usò per la prima volta il nome Lillà.
Naturalizzato nell’arco di breve tempo un po’ in tutta Europa, il suo areale di origine è tuttora incerto; secondo alcuni Autori il Lillà  proviene dalla Romania occidentale e dai Balcani; secondo altri sarebbe stato trovato e diffuso in queste aree dai Turchi dopo l’invasione della Grecia nel 1453.

2 apr 2019

I cornioli da fiore americani (Cornus florida)

Cornus florida Rubra in piena fioritura

Pochi spettacoli primaverili sono così affascinanti quanto quelli dei Cornus florida che schiudono i bocci più o meno nel mese di aprile. Originario del Nordamerica, ove è diffuso allo stato spontaneo ai margini dei boschi fino a 1200 m di altutudine, in Italia non è ancora molto diffuso, benchè ben noto, in particolare nelle zone attorno ai grandi Laghi alpini, ove trova le condizioni ideali per prosperare.
Toni autunnali di foglie di Cornus florida
E' un grande arbusto, talora alberetto, deciduo,  con dimensioni che variano fra i 6 e i 12 m. Cresce abbastanza lentamente, con ramificazione scarsa e con rami laterali ad andamento piuttosto orizzontale, che gli conferiscono una sagoma inconfondibile anche durante i mesi invernali. La corteccia è molto sottile, di color grigio chiaro da giovane, che tende leggermente a scurire negli esemplari adulti.

26 mar 2019

Choisya e Murraya: insoliti arbusti della famiglia degli Agrumi

Choisya ternata in fioritura
La famiglia delle Rutaceae è formata da numerosi generi, fra i quali il più conosciuto è quello degli Agrumi (Citrus). Tuttavia, nell'ambito della stessa famiglia ci sono altri generi meno noti e che annoverano piante interessanti per i giardini della nostra penisola, alcune delle quali caratterizzate da una buona resistenza al freddo. 
Una di queste è la Choisya ternata, nota volgarmente come Arancio messicano. E'un grazioso arbusto sempreverde, che nel tempo raggiunge discrete dimensioni, anche di un paio di metri. Le foglie, verde brillante e composte da 5-7 foglioline allungate, se stropicciate emanano un profumo che ricorda quello delle arance.

19 mar 2019

La coltivazione dei bambù in vaso

Il bambù necessita di grandi vasi
Abbiamo già avuto modo di parlare in post precedenti dei vari tipi di bambù e della loro coltivazione in giardino. Anche in vaso con i bambù è possibile creare angoli interessanti in terrazzo o in cortile, ma occorre tener conto di alcune "regole" per poterli mantenere a lungo. Tenere un bambù rinchiuso per anni in un contenitore non è sempre semplice. E' infatti una pianta che richiede spazio per il suo apparato radicale e che ha un metabolismo rapido e quindi necessita di abbondanza di acqua e nutrienti specie nei mesi primaverile-estivi. Sotto questo aspetto, bambù non o poco invasivi come Fargesia o Pseudosasa japonica sono maggiormente adatti al contenitore rispetto a specie traccianti, come Phyllostachys o Pleioblastus.  In ogni caso occorre scegliere vasi che siano un po' sovradimensionati rispetto alla pianta (o alle piante) che vogliamo collocare.

12 mar 2019

E' il momento di potare le Graminacee

Pennisetum alopecuroides Moudry
Giunti quasi al ritorno della Primavera, molte Graminaceae ornamentali che ci hanno arricchito di forme e colori il giardino durante l'autunno-inverno, devono essere potate. I vecchi culmi (steli) ormai secchi infatti, devono essere eliminati, per far spazio alla nuova vegetazione che si forma dalla radice e che, nella prossima stagione vegetativa, sostituirà completamente la parte aerea .
Taglio di Graminacee a inizio primavera

Il taglio non richiede grande perizia tecnica, dal momento che per molte specie si effettua eliminando in toto, a circa 5 cm da terra, tutta la vegetazione secca presente. Un taglio di questo tipo si effettua su specie come Pennisetum, Miscanthus, Calamagrostis, Arundo, Muhlembergia, che vengono recisi con l’ausilio di forbici da potatura o, in caso di grandi estensioni, anche con un tagliasiepi.

5 mar 2019

Amelanchier, il Pero corvino


Amelanchier canadensis in fioritura




















A mio parere, uno degli arbusti/alberetti più belli che ci siano  è Amelanchier lamarckii (sin Amelachier canadensis), noto in Italia anche come Pero Corvino
E' un grande cespuglio di origine americana, appartenente alla famiglia delle Rosacee; generalmente policormico (a più tronchi), può raggiungere i 6 m di altezza e altrettanti di larghezza una volta adulto. Nel suo areale d'origine assume talora la forma di un vero e proprio alberetto, arrivando anche ai 10 m di altezza. Specie decidua, Amelanchier canadensis ha una corteccia sottile grigio-chiara, specie sui rami giovani. Le foglie sono ellittiche od ovali, lunghe 5-7 cm ca, verde medio durante la primavera-estate e arancio-rosso fino al bronzo in autunno, prima della caduta. 

26 feb 2019

Appuntamenti di Primavera: le mostre mercato di Donna di Piante



Flora Cult a la Storta (Roma)
Ormai prossimi all'inizio della bella stagione, non si può non parlare degli immancabili appuntamenti con le Mostre-mercato che apriranno le danze dal mese di Marzo. Come sempre il calendario è molto nutrito e c'è ampia scelta di eventi, da Nord a Sud. Le mostre sono la giusta occasione  per avere una scelta assolutamente completa di piante vecchie e nuove, per parlare direttamente con i vivaisti produttori, per confrontarsi, dare e ricevere consigli, oltre che per scoprire le ultime novità del settore e decidere come creare o migliorare giardino e terrazzo. 
Di seguito le date ove potrete trovare Donna di Piante.

19 feb 2019

Cornioli da frutto

Cornus mas in fioritura
La fine dell'inverno e l'inizio della primavera è il momento della fioritura di due specie di Corniolo, una delle quali ampiamente diffusa nelle nostre colline e che vale davvero la pena di coltivare per varie ragioni. Il Cornus mas è un arbusto di origine europea, che cresce spontaneo in terreni calcarei, secchi e tendenzialmente caldi, anche se manifesta una spiccata adattabilità a disparate situazioni. Deciduo, frugale e molto resistente al freddo, è apprezzato sin dall'antichità per la forza e durezza del legno, ampiamente utilizzato per la fabbricazione di utensili agricoli, quali forconi, manici, cavicchi, denti per ingranaggi, rastrelliere, ecc. Il Cornus mas è un grande arbusto, talora alberetto ramificato, che può raggiungere i 4 m di altezza. 

12 feb 2019

Giallo, colore del mese

Jasminum nudiflorum
Tra la fine dell'inverno e le prime avvisaglie di primavera, il colore dominante delle fioriture è senza dubbio il giallo. Tonalità decisa, che non ammette vie di mezzo (si ama o si odia), spicca fra il marrone dei rami ancora spogli e talora il bianco di brina o neve. I fiori dorati delle Mahonia aquifolium, Hamamelis ed Edgeworthia chrysantha hanno attraversato l'inverno e continuano a tenerci compagnia ancora nei primi mesi dell'anno, spesso accompagnati da profumi intensi. L'altro protagonista in grado di fiorire sotto la neve è Jasminum nudiflorum o Gelsomino di San Giuseppe, che lungi dall'attendere il 19 marzo, apre i primi fiori già verso la fine di gennaio, ricadendo elegantemente da muri e scarpate quasi fosse una chioma dorata dai lunghi capelli sciolti.

5 feb 2019

Esotiche Strelitzie

Strelitzia reginae in un parco pubblico
Provenienti dal Sudafrica, le Strelitzie, note anche come Uccello del Paradiso, sono piante rizomatose che devono il loro nome a Sophia Carlotta di Mecklemburg-Strelitz, diventata regina di Gran Bretagna, nel 1761, sposando Giorgio III e in onore della quale fu battezzato il genere. Sono senza dubbio piante regali, tanto per le foglie, grandi e molto belle, talora utilizzate per composizioni floreali, quanto e soprattutto per i fiori bizzarri, di colore arancio o bianco a seconda della specie e dalla forma stranissima, che ricordano uccelli esotici in volo: di qui il nome comune di Uccello del Paradiso. Botanicamente parlando appartengono alla famiglia delle Musaceae (la stessa dei banani tanto per intenderci), ai quali somigliano molto nel portamento, in particolare le specie a maggior accrescimento, come la Strelitzia augusta. 

29 gen 2019

Come contenere la crescita dei bambù invasivi

Siepe di Phyllostachys bissettii
Nei post precedenti abbiamo parlato dei vari tipi di bambù, compreso delle Fargesia, genere di bambù non invasivo; diverso è il problema quando si vogliono mettere a dimora bambù aventi rizoma ad accrescimento monopodiale molto spinto, che si espande nel terreno in maniera talora incontrollata fino a diventare invasivo, ad esempio in mezzo ad un prato. L'utilità e la bellezza di queste specie di Bambù, molti dei quali appartenenti al genere Phyllostachys, li rende preziosi in giardino, sia per l'accrescimento in altezza rapido e spesso notevole (oltre i 10 m) che per la bellezza della forma/dimensione e colorazione delle canne, come nel Phyllostachys nigra a canna nera, o delle striature presenti su Phyllostachys aureosulcata Spectabilis, verde e giallo, o per le dimensioni ragguardevoli delle canne verde chiaro di Phyllostachys mitis. 

21 gen 2019

Bi Hoo, un acero dai rami colorati


Acer palmatum Bi Hoo
Introdotto in Europa dal Giappone ad opera del bonsaista francese Guy Maillot, Acer palmatum Bi Hoo (o anche Bihou) è un bellissimo arbusto o alberetto policormico che aggiunge una nuova e interessante gamma di colori invernali nell'ambito degli Aceri giapponesi.
E' a dire il vero, un acero per ogni stagione: in primavera le foglie giovani sono verde lime, soffuse di rosa agli apici; in estate passano al verde brillante e in autunno si tingono di giallo acceso, spesso soffuso di rosso. Altrettanto variegata è la colorazione dei rami giovani, che, rosso-bruno in primavera-estate, acquistano un giallo ocra deciso durante l'autunno inverno, tonalità che resta per tutta la stagione fredda.

15 gen 2019

Fargesia, i bambù non invasivi

Fargesia robusta Campbell, dai culmi verde scuro intervallati da guaina chiara















Presenti ormai da qualche anno sul mercato, anche se ancora poco noto, il genere Fargesia sta suscitando interesse nei giardinieri e paesaggisti per il suo aspetto raffinato e soprattutto perchè è un bambù non invasivo. 
Provenienti prevalentemente dalle regioni cinesi del Sichuan e del Gansu, vivono a quote comprese fra gli 800 e i 3000 m. Sono quindi specie rustiche, con buona resistenza ed adattabilità a buona parte dei nostri ambienti, fatta eccezione per quelli più secchi ed aridi. E' un bambù pachimorfo, in cui  i nuovi culmi (canne) si sviluppano in maniera circolare attorno a quelle vecchie, formando con il tempo fitti cespi ordinati e di dimensioni contenute. Le singole canne sono di forma cilindrica, piuttosto fini (max 1-2 cm di diametro), alte da 1 a 3-4 m a seconda della specie (Fargesia robusta, una delle più grandi, può superare i 5 m), con sviluppo verticale o talora ricadente a fontana.