Lasiandra macrantha |
Poche piante sono in grado di fiorire con i toni azzurro-violacei della Tibouchina urvilleana, simpatica specie sudamericana appartenente alla famiglia delle Melastomataceae. In realtà questa specie è stata battezzata con diversi nomi: potete trovarla anche con il termine di Tibouchina semidecandra, oppure con il nome di Lasiandra macrantha. Tutti indicano un arbusto a portamento eretto e un po' rigido, spoglio alla base negli esemplari adulti, che possono arrivare ben oltre i 2 metri di altezza, con legno marrone vivo, rami e fusti a sezione quadrangolare, leggermente tomentosi. Le foglie, persistenti nei climi miti, sono di color verde brillante, vellutate al tatto per la presenza di peli sulla superficie, con nervature evidenti, talora rossastre. I fiori, che si aprono nell'ultima parte dell'estate, sino all'autunno, sono di color azzurro/porpora, riuniti in racemi apicali e circondati da sepali rossastri, persistenti anche dopo la caduta dei petali. Il contrasto fra le foglie e il colore dei fiori è davvero bello, così come l'aspetto vellutato di fiori e foglie. Sempreverde nei suoi luoghi di origine, da noi perde le foglie per effetto delle basse temperature, che tollera sino a 0-2°C per brevi periodi.
Tibouchina urvilleana |
Coltivata in vaso in buona parte della penisola, per poter essere riparata in inverno, al Sud vive all'aperto, in qualunque terreno, purchè fresco e drenato, e in buona luce. E' talora impiegata come pianta da interni, ma in questo caso deve essere posizionata in ottima luce, lontano da termosifoni e fonti di calore, avendo cura di mantenere un microclima, attorno alla parte aerea, con un certo grado di umidità. Se in casa, attira senz'altro l'attenzione, mentre in giardino la trovo difficilmente accostabile. E' una tale primadonna che oscura tutto il resto e quindi preferisco dedicarle uno spazio tutto per lei e non farla litigare con nessuno...