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19 mar 2019

La coltivazione dei bambù in vaso

Il bambù necessita di grandi vasi
Abbiamo già avuto modo di parlare in post precedenti dei vari tipi di bambù e della loro coltivazione in giardino. Anche in vaso con i bambù è possibile creare angoli interessanti in terrazzo o in cortile, ma occorre tener conto di alcune "regole" per poterli mantenere a lungo. Tenere un bambù rinchiuso per anni in un contenitore non è sempre semplice. E' infatti una pianta che richiede spazio per il suo apparato radicale e che ha un metabolismo rapido e quindi necessita di abbondanza di acqua e nutrienti specie nei mesi primaverile-estivi. Sotto questo aspetto, bambù non o poco invasivi come Fargesia o Pseudosasa japonica sono maggiormente adatti al contenitore rispetto a specie traccianti, come Phyllostachys o Pleioblastus.  In ogni caso occorre scegliere vasi che siano un po' sovradimensionati rispetto alla pianta (o alle piante) che vogliamo collocare.
Fargesia rufa in vaso
Bisogna anche considerare che l'apparato radicale dei bambù e in particolare di quelli invasivi (Phyllostachys, Pleioblastus, Sasa, ecc) esercita una forte pressione contro le pareti del contenitore, che alla lunga può spaccarsi, compresi materiali apparentemente molto duri come cemento o graniglie. Sotto questo aspetto, contenitori che hanno una certa flessibilità alla pressione sono preferibili (es buone plastiche o meglio ancora resine), poichè riescono in parte a deformarsi prima di rompersi. Inoltre sono più facili da spostare nel momento in cui, ad esempio, è necessario sostituirli con contenitori più grandi e si devono quindi svasare i bambù in essi contenuti. Anche la leggerezza gioca un ruolo importante, soprattutto se siamo su una struttura in aggetto che non può sopportare grandi carichi di peso. 
I vasi tronco-conici sono preferibili












Rottura del vaso per effetto
della pressione del rizoma





Per limitare il rischio di rottura si suggerisce di dare la preferenza a contenitori aventi forma tronco-conica, quindi con pareti inclinate. Il rizoma infatti, via via che cresce, tende a sviluppare verso l'alto fino ad emergere in superficie, ed è quindi possibile eliminarlo con il taglio per alleggerire la pianta. La pressione che la zolla esercita lungo le pareti di un vaso conico inoltre, ha una direzione verticale e tende a sollevare la pianta spingendola fuori dal vaso, piuttosto che spingere orizzontalmente contro le pareti fino alla rottura. 
Se si hanno a disposizione vasche rettangolari tuttavia, è possibile ovviare al problema rendendo inclinate le pareti all'interno, mediante inserimento di lamine rigide di plastica o legno  in modo che il fondo risulti più stretto del bordo del vaso. 
Fargesia murielae in cassetta
Si suggerisce anche di creare un buon drenaggio sul fondo del vaso, con uno strato di 5-10 cm (a seconda delle dimensioni del contenitore) di cocci rotti grossolanamente  o argilla espansa (quest'ultima meno preferibile) protetto da un velo di TNT (tessuto non tessuto) in modo che il terriccio non si mescoli con il drenaggio. Successivamente si posizionano (se necessario) le eventuali pareti inclinate all'interno del vaso appoggiandole sul drenaggio e infine si procede a riempire il contenitore con il terriccio di coltivazione e a posizionare le piante. 
Occorre considerare, che nei mesi e anni futuri, i bambù sono piante voraci, che consumano molta acqua e nutrienti. La concimazione a inizio stagione con un concime complesso a lenta cessione non deve mai mancare e l'acqua, specie nei mesi estivi, deve essere somministrata con assoluta regolarità (o predisporre un impianto di irrigazione); a fine inverno inoltre va fatto, se necessario, un piccolo sfoltimento per rimuovere vecchie "canne" e far spazio allo sviluppo delle nuove dalla base. 
Il rizomi in eccesso devono essere
tagliati per ridurre la zolla
A distanza di anni tuttavia un bambù comincia a deperire: lo si vedrà dalla scarsità e ingiallimento del fogliame e dallo stato di riempimento del vaso di rizomi, o anche dal sollevamento della zolla. In questo caso il bambù va svasato in toto, e dalla zolla si devono eliminare, con il taglio, i rizomi in eccesso che si sono formati intorno alle pareti e alla base. Se necessario la parte aerea va ripulita dai culmi più vecchi e/o ormai secchi.Il bambù, così sfoltito (in alcuni casi, con piante molto grandi,  si può anche dividere la zolla e ottenere due o più piante) deve essere ripiantato se possibile in un nuovo vaso più grande, o in alternativa, nello stesso contenitore, previo ripristino del drenaggio e con l'aggiunta di nuovo terriccio. Questo intervento deve essere fatto alla fine dell'inverno, prima che le piante tornino in piena attività. 

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