Pianta piuttosto difficile da trovare,
Arbutus andrachne, conosciuto come Corbezzolo greco o corbezzolo di Cipro, non è invece difficile da riconoscere. Apparentemente simile al comune Corbezzolo (
Arbutus unedo), si distingue per il suo aspetto contorto e scultoreo, per le foglie, verde brillante e mediamente più grandi, ma soprattutto per la corteccia, arancio -rosso, che a maturità dìsi sfalda, arricciandosi come bastoncini di cannella, e rivelando al di sotto una grana liscissima, arancio-verde, che ricorda, per consistenza, quella della
Lagerstroemia.
Qualche nota botanica e di coltivazione: è originario del Mediterraneo orientale, diffuso in Grecia, Cipro, Turchia, Medio oriente. Appartiene alla famiglia delle Ericaceae e può arrivare a 10-12 metri di altezza, generalmente ramificato sin da terra. Sempreverde, di forma sinuosa e contorta, è assai apprezzato per la corteccia rosso-bruna, molto decorativa. Le foglie sono verdi scure sopra, più chiare sotto, con margine intero. I fiori, come di consueto in questo genere, si aprono in autunno e sono riuniti in grappoli bianchi, leggermente profumati. Contemporaneamente maturano anche i frutti, bacche rugose arancio, commestibili, assai appetite dall'avifauna. In natura cresce nelle radure della macchia mediterranea, lungo le coste sassose, generalmente in pieno sole e su terreni non calcarei, ben drenati. Ha una buona resistenza alla salsedine, che ne fan un ottimo alleato per i giardini al mare, battuti da venti salati. Non necessita di particolari cure una volta stabilito: nemmeno le potature sono necessarie, dal momento che cresce con molta lentezza. Da giovane è piuttosto sensibile al freddo, ma con il tempo lignifica e diviene molto più tollerante: da adulto può sopportare occasionalmente temperature ben al di sotto dello 0° anche se per periodi brevi e in caso di freddo asciutto.