La settimana scorsa mi sono trovata a transitare in quel di Porretta Terme, comune in provincia di Bologna in mezzo all'Appennino. Chi conosce la zona sa che l'area non gode di un clima propriamente felice. Infilato com'è tra i monti e ai lati del Reno, d'inverno fa un freddo boia; va meglio d'estate dove si può trovare invece un po' di refrigerio. In un'aiuola pubblica ho trovato alcuni grossi cespugli di Aucuba japonica Crotonifolia, con le foglie indurite dal gelo, ma perfettamente in salute. Nonostante il suo aspetto da pianta d'appartamento, l' Aucuba tollera perfettamente freddi anche intensi e prolungati, con temperature fino a -15. Per contro, soffre se esposta al di sopra dei 20-25 °, specie se colpita dai raggi solari. E' quindi la pianta ideale per esposizioni fresche e semi-ombreggiate, ma anche in ombra completa. Ha inoltre un’ottima resistenza alla siccità (pur prediligendo irrigazioni regolari durante il periodo vegetativo) e, aspetto molto importante negli ambienti urbani, all'inquinamento dell’aria.
Aucuba japonica Crotonifolia |
Originaria del Giappone, dal cui nome Ookiba deriva quello del genere, appartiene alla famiglia delle Cornacee. Pur annoverando diverse specie, quella più conosciuta e utilizzata a scopo ornamentale è l’Aucuba japonica Rozannie, a foglia verde, e l’Aucuba japonica Crotonifolia , con grosse foglie verde-lucido, coriacee, dentellate ai margini e fittamente picchiettate di giallo vivace. Particolarmente interessante è anche l’Aucuba japonica Golden King, caratterizzata da un giallo molto intenso del fogliame.Le Aucube sono tutte piante dioiche, aventi cioè fiori maschili e femminili portate su piante separate. I fiori nei due sessi sono molto simili, poco appariscenti e di colore violaceo marrone.
Fiori di Aucuba |
Appariscenti e decorative sono invece le bacche, che compaiono in tarda primavera-estate sugli individui femminili, di un bel rosso e riunite in mazzetti, a lungo persistenti. Ovviamente, per far sì che avvenga la fruttificazione è necessario coltivare in giardino individui maschio e femmina, peraltro morfologicamente non riconoscibili fino a maturità.
Bacche di Aucuba japonica Rozannie |
Sono piante che raramente raggiungono i 2-3 mt di altezza e di coltivazione molto semplice. Prediligono terreni ricchi di sostanza organica, subacidi e ben drenati, privi di calcare, responsabile del manifestarsi di clorosi fogliare.
Trattandosi di piante dal fogliame decorativo, beneficiano di una concimazione al mese durante il periodo primaverile-estivo con un prodotto ad alto titolo di azoto, che favorisce lo sviluppo vegetativo.
Aucuba japonica Golden King |
La potatura si effettua in caso di necessità quando si spogliano alla base; in questo caso si interviene in primavera con una cimatura e con l’eliminazione dei fusti più filati, per stimolare l’emissione di germogli basali.
Alcuni testi le consigliano anche come piante d'appartamento. In effetti si adattano, anche se gli ambienti interni sono spesso troppo secchi a causa del riscaldamento domestico. Se non avete alternative, posizionatele in buona luce ma lontano dai termosifoni. Sarebbe preferibile tenerle in verande chiuse non riscaldate, sotto un portico, ma anche in terrazzo riparato dal vento.
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