La Libreria della Natura a Milano |
I libri mi sono sempre piaciuti: anzi, ammetto pubblicamente di essere una acquirente/lettrice compulsiva, anche se ultimamente sono più acquirente che lettrice, soprattutto per mancanza di tempo. Non smetto di acquistare comunque, pensando che quando i titoli sono a portata di braccio prima o poi arriverà l'agognato momento di divorarli..
Uno dei punti di riferimento per il nostro settore è senza dubbio la Libreria della Natura, storico negozio milanese presente anche nelle mostre vivaistiche più importanti e il cui stand non manco mai di bazzicare in tali occasioni. In caso di dubbi, lasciatevi consigliare da Valentina (titolare) e di certo non sarete delusi. Sto approfittando delle feste di Natale per terminare uno dei miei ultimi acquisti:
Ritratto di Alexander von Humboldt |
Il protagonista di questa affascinante storia è Alexander von Humboldt, al quale è dedicata la più antica Università di Berlino insieme a suo fratello Wilhelm, che ne fu il fondatore.
Pochi sanno che questo bizzarro ed eclettico scienziato dei primi anni del XIX secolo fu il primo a parlare di ecologia e a presagire che l'uomo avrebbe causato, con le sue azioni sui territori, i cambiamenti climatici di cui oggi vediamo gli effetti. Fu il primo a considerare la Natura come una unica grande rete, a "vedere" le diverse zone climatiche corrispondenti attraverso i continenti, accomunate da similitudine di vegetazione e paesaggi, oltre che da corrispondenza di dati geofisici che rilevò nel corso delle sue esplorazioni.
Itinerario del viaggio di Humboldt in Sudamerica |
Lasciò una montagna di saggi, scritti, carteggi e dati raccolti durante i suoi avventurosi viaggi in Sudamerica e nelle steppe russe: in una delle sue ultime opere, intitolata "Cosmos", fa una sintesi di tutte le sue esperienze descrivendo la terra "come un insieme naturale animato e mosso da forze interne", concetto ripreso 150 anni dopo nella teoria di Gaia.
Schema delle fasce vegetazionali sulle Ande disegnato da Humboldt |
Studioso interdisciplinare dalla mente aperta e brillante, fu influenzato dalle numerosi correnti di pensiero che si svilupparono in quegli anni di grande fermento: Illuminismo, razionalismo, empirismo, Romanticismo. Fu amico di poeti come Goethe e Schiller, di statisti come Thomas Jefferson e di rivoluzionari come Simon Bolivar; attento alle importanti trasformazioni sociali del suo tempo, condannò la schiavitù e il colonialismo; fu uno dei primi a sostenere che la scienza e la conoscenza non hanno confini politici, nè geografici e sostenne fino alla morte la condivisione di dati e informazioni a livello globale, mettendo a disposizione le sue ricerche a tutta la comunità del tempo. Il suo lavoro monumentale influenzò quello dei posteri, a cominciare da Darwin; la sua figura dominò tutto il XIX secolo, per cadere nell'oblio, stranamente, nel secolo successivo, in parte a causa dei sentimenti anti-tedeschi che si svilupparono, specie in seguito al ruolo della Prussia/Germania nello scoppio dei due conflitti mondiali.
Il libro della Wulf nell'edizione italiana |
Il libro non sembra una biografia, quanto piuttosto un romanzo d'avventura. Lo stile dell'autrice, già nota in precedenza per altre opere, quali, ad esempio "La Confraternita dei Giardinieri" è leggero, vivace, scorrevole e avvincente, pur relazionando sulla base di minuziosa documentazione storica. Anche le parti più difficili, inerenti l'influenza della filosofia del tempo sul pensiero di Humboldt, vengono trattate con semplicità, così come sono assolutamente piacevoli le descrizioni dell'eccentrico protagonista, completamente fuori dagli schemi, geniale, grande oratore e decisamente vanesio.
Nell'insieme è un libro molto gradevole da leggere e che si legge d'un fiato (tempo permettendo). Uscito nel 2015 nel Regno Unito, è stato tradotto in Italia nel 2017 e pubblicato da Luiss University Press.
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