Olea europea (olivo) cresce bene anche sui ciottoli |
Le piante per il terreno ghiaioso
I problemi maggiori di questi substrati sono la scarsa capacità di conservare acqua negli strati superficiali, che li rende quindi secchi e asciutti; la scarsa fertilità per la poca presenza di sostanze organiche e nutrienti; talora (non sempre), la scarsa profondità, che non permette l’ancoraggio di alberi di grosse dimensioni e con apparati radicali profondi. Occorrono quindi piante frugali da un punto di vista nutrizionale, con apparati radicali superficiali in caso di terreni poco profondi o, fittonanti e molto sviluppati in caso contrario, e in grado di tollerare la siccità.
Cupressus sempervirens |
Rispondono a questi requisiti fra gli alberi: Olivo, Vite, Carrubo (Ceratonia siliqua), Albero di Giuda (Cercis siliquastrum), Cipresso mediterraneo (Cupressus sempervirens), Fico (Ficus carica), la gaggìa (Acacia farnesiana). Ovviamente la coltivazione di queste piante è possibile a patto di avere una profondità sufficiente allo sviluppo della parte radicale.
Agave americana variegata |
In caso di suoli poco profondi, occorre ripiegare su specie a sviluppo contenuto, di climi aridi o di gariga, per lo più cactacee o succulente, e con apparati radicali superficiali, oppure specie in grado di resistere bene alla siccità. Per le aree non troppo rigide in inverno (Centro Nord, montagne escluse) vanno bene Agave americana, Opuntia (Fico d’India), Yucca gloriosa, Palma nana (Chamaerops excelsa), Dracena indivisa, Echium fastuosum, vari tipi di Euphorbie (E. charachias, E. myrsinites), Rosmarini, Lavande, Salvia, Santolina, Helycrisum, Cistus, Phlomis, Buddleja.
Juniperus communis |
Per climi caratterizzati da inverni freddi (Nord e aree interne del centro, Appennino) sono idonei Biancospino (Crataegus monogyna), Prunus spinosa, Cornus mas e sanguinea, Juniperus spp, dal communis alle varietà prostrate (sabina, tamariscifolia, pfitzeriana, conferta, ecc), Rosa canina, Cotoneaster, e, in alta montagna, Pinus mughus.
Le piante per il terreno sabbioso
Ulex europaeus |
E’ un terreno che ha molte caratteristiche comuni al terreno ghiaioso, (sciolto, spesso asciutto e nel quale la sostanza organica si decompone in fretta) ma è in genere piuttosto profondo. Può inoltre essere facilmente migliorato mediante apporto periodico di sostanza organica. Sono terreni che si scaldano e si raffreddano con facilità, dato lo scarso contenuto di acqua che funge da termoregolatore. Sono spesso diffusi lungo il corso dei fiumi e le coste della nostra penisola.
Anche in questo caso servono piante adatte a resistere a periodi di siccità, o dotati di apparati radicali profondi, che possono raggiungere acqua sotterranea.
Alberi adatti a queste situazioni sono Acacie, Cercis, Olivo, Fico, Robinia, Acero campestre, Gleditsia, Roverella, Sughera, Leccio, Ailanthus; fra le conifere i pini (mediterranei e di montagna), i cipressi, Cedrus atlantica e Cedrus libani, Cupressocyparis x leylandii.
Rosmarinus officinalis |
Pinus halepensis (Pino d'Aleppo) |
Numerosi arbusti della nostra flora sono adatti a queste situazioni: Crataegus, Prunus spp, Pyracantha, Rose canine, Berberis, (spoglianti e sempreverdi), Cornus mas e sanguinea, la maggior parte delle specie aromatiche (Lavanda, Rosmarino, Santolina, Helycrisum, Alloro, Salvia); e ancora Teucrium fruticans, Cistus, Eleagnus angustifolia, Evonimus sempreverdi e spoglianti, Corbezzolo, molte Leguminose, quali Coronilla, Ginestre (genere Spartjum e Cytisus), e Ulex. Tra gli arbusti da fiore vanno bene la Buddleja, le Spiree, gli Hibiscus syriacus, la Kerria japonica, e la maggior parte delle Lonicere,. Tra le conifere vanno benissimo tutti gli juniperus, sia a portamento eretto che prostrato.
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