Che le piante migliorino la nostra qualità di vita non è certo un mistero, così come è noto già da
qualche anno che le piante da interno stiano vivendo un momento di nuovo splendore soprattutto fra i Millennials. Nonostante la riduzione degli spazi abitativi (per non parlare dei giardini) e degli stipendi, specie se comparati con quelli della generazione dei Baby Boomers, la tendenza a circondarsi di piante, soprattutto all'interno dell'appartamento, va aumentando e, cosa ancor più sorprendente, stanno tornando di moda le specie iconiche degli anni 70 e 80.
Condizione essenziale nella scelta è che la pianta in questione "stia bene con l'arredamento", diventandone quindi un elemento complementare o, in alcuni casi, dominante.
La bella notizia, per chi dispone di uno spazio anche all'esterno (sia esso un terrazzo e un piccolo giardino), è che molte di queste possono svolgere una duplice funzione: arredare la casa durante la stagione fredda, che quindi funge da ricovero invernale, e decorare il terrazzo o il cortile durante la bella stagione.
Aspidistria, Aucuba, Philodendron, Alocasia, Aralia e Strelitzia augusta, dalle grandi foglie somiglianti a quelle di un banano con il quale viene sovente confusa, sono piante molto scenografiche nell'aspetto, di colore verde o variegate e tutte di notevole sviluppo, perfette per completare un angolo luminoso o del living (o anche con scarsa luce nel caso di Aspidistrie .
D'estate tuttavia possono essere tranquillamente portate all'esterno, purchè non alla luce diretta del sole, per ricreare un'atmosfera intima e lussureggiante su un terrazzino, un cortile ombreggiato o un piccolo portico d'ingresso, che diventano una stanza in più dell'appartamento dove cenare o rilassarsi.
Nephrolepis,
Asparagus, Clorophytum e
Nematanthus (nota volgarmente come pianta dei pesciolini rossi) sono idonee per completare spazi più piccoli o per ricadere elegantemente da mensole o vasi sospesi. Io apprezzo particolarmente
Nephrolepis cordifolia, dalle lunghe fronde verde scuro e così diffusa nei patio mediterranei, ove viene lasciata all'esterno anche in inverno, dal momento che è in grado di tollerare temperature anche vicine allo zero per brevi periodi.
Nessuna di queste dà particolari problemi di manutenzione: durante l'inverno, quando sono in casa, devono essere mantenute con terriccio fresco, ma mai troppo bagnato, lontano da fonti dirette di calore come termosifoni o stufe, responsabili di seccare l'aria nelle immediate vicinanze, in zone luminose per quanto concerne Strelitzie, Alocasie o Philodendron, mentre le zone più scure possono essere tranquillamente risolte con Aspidistrie, Felci e
Asparagus, che in natura sono tipicamente di sottobosco.
E' buona norma anche quella di eliminare, una volta ogni 7-10 gg, la polvere che può accumularsi sulle foglie. Riunirle tutte insieme in un angolo come in una mini green-forest si rivela spesso un'ottima soluzione non solo di design, ma anche per creare in prossimità delle stesse un microclima di aria più umida, di cui tutte beneficiano.
In primavera, quando vengono portate all'aperto, necessitano di maggiori innaffiature in caso di assenza di pioggia, ma sempre senza che si verifichino ristagni nel terriccio.
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