L'introduzione delle prime Magnolie in Europa risale alla seconda metà del 1600, grazie agli scambi fra le prime colonie inglesi in Nordamerica e la madre-patria. In particolare, la prima specie introdotta fu Magnolia virginiana, oggi relativamente poco diffusa nei giardini. Occorre attendere almeno un mezzo secolo prima che dalla parte opposta del globo arrivassero le Magnolie a fioritura primaverile, capostipiti di quelle che oggi sono conosciute nei giardini come Magnolie da fiore o Magnolie primaverili. La prima introduzione di specie asiatiche avvenne ad opera di Sir Joseph Banks, che dalla Cina importò in Inghilterra la Magnolia denudata, a fiori candidi e molto apprezzata nei giardini dell'imperatore cinese.
Più o meno nello stesso periodo arrivò in Europa la Magnolia liliflora, a fiori rosa-porpora. Dall'incrocio di queste due specie si ottenne la Magnolia x soulangeana, probabilmente una delle più diffuse ancora oggi nei giardini europei. L'apprezzamento per queste piante, dalla fioritura precoce e profumata, fu tale da spingere botanici, vivaisti e ibridatori a lavorare moltissimo per creare tante nuove cultivar che oggi ammiriamo nei nostri giardini.
Difficile dire quali siano le più belle, pertanto ci limitiamo ad annoverarne alcune.
Tra quelle a fiore candido, la Magnolia denudata Yulan, la
Magnolia x soulangeana Alba Superba e la
Magnolia stellata sono senza dubbio fra le più conosciute. Le prime due hanno uno sviluppo decisamente più importante e fiori a tulipano con petali piuttosto allungati, mentre M. stellata ha un portamento più contenuto, arbustivo e densamente ramificato, con fiori profumati a forma di stella.
|
Magnolia denudata Yulan |
Passando alla gamma dei rosa e porpora la scelta si fa ancora più ampia. Oltre alla già citata Magnolia x soulangeana, abbiamo
Magnolia x soulangeana Susan, a fiore porpora, più contenuta nello sviluppo, piuttosto tardiva e di generosissima fioritura già nei primi anni (a differenza della Magnolia x soulangeana che impiega almeno 3-4 anni prima di avere una fioritura soddisfacente). Una caratteristica della Susan è inoltre quella di produrre fiori, sia pur più piccoli, anche durante l'estate, che restano semi-nascosti dal fogliame.
Splendida anche la
Magnolia Genie®, di recente introduzione, con fiori a coppa porpora scuro, più chiari all'esterno, profumata e di taglia contenuta. Anch'essa, come la
Susan, tende ad aprire qualche corolla durante l'estate. Di un rosa più delicato e con eleganti fiori dai petali sottili ed allungati sono la
Magnolia x loebneri Leonard Messel e
Magnolia George Henry Kern, entrambi derivati da incroci di Magnolia stellata.
Negli ultimi anni inoltre, ibridazioni condotte soprattutto nell'orto botanico di Brooklyn hanno dato origine ad una serie di magnolia da fiore caratterizzate da corolle di colore giallo, finora assolutamente inedito. Dalla
Magnolia x brooklynensis Elisabeth, dalle corolle giallo crema chiarissimo, alla
Magnolia x brookynensis Yellow Lantern, con fiori a tulipano di giallo più deciso, si arriva fino alla
Magnolia Butterflies, di tono giallo intenso, probabilmente uno dei più carichi del gruppo.
Riguardo alla coltivazione e alle esigenze pedoclimatiche valgono , più o meno per tutte le stesse regole: terreni mediamente fertili, freschi, drenati, con pH da sub-acido a sub-alcalico. Sono piuttosto resistenti al freddo, anche se talora gelate tardive possono compromettere parzialmente la fioritura sciupandone i petali che vanno schiudendosi.
Una nota valida per tutte: non reagiscono molto bene ai trapianti, soprattutto in età adulta, pertanto si raccomanda di metterle a dimora definitiva da subito, evitando, per quanto possibile di spostarle in epoche successive. Le varietà a sviluppo più contenuto possono essere coltivate anche in vaso.
Nessun commento:
Posta un commento