Come già visto in un post precedente, le conifere nane si prestano per svariati usi. Mentre nel genere Juniperus prevalgono forme allargate, tappezzanti o ricadenti, i generi Thuja, Chamaecyparis e Cryptomeria si consigliano a chi ama forme globose e a cuscino più o meno regolare.
Le Thuja sono sicuramente le più conosciute, ma segnaliamo in particolare le seguenti:
Thuja occidentalis Danica, a fronde verde brillante con riflessi dorati, la
Thuja occidentalis Rheingold, giallo dorato durante tutto l'anno e la piccola
Thuja occidentalis Tiny Tim, verde scuro, che forma sfere quasi perfette, dense e compatte. Delle tre quella che preferisco è la Thuja Rheingold, che, per il colore acceso tutto l'anno, ben si presta ad accostamenti con fronde grigie o verdi di Juniperus, Picea pungens, Cupressus arizonica Fastigiata, ma anche con ciuffi di graminacee, quali Pennisetum o Miscanthus.
Nel genere Cryptomeria segnaliamo la
Cryptomeria japonica Globosa Nana, con il suo aspetto morbido, rotondeggiante e spettinato, dato da rami lunghi e ricadenti che con il tempo si accavallano l'uno sull'altro. Verde brillante in estate, in inverno, per effetto del freddo, può diventare rosso-bronzo.
Ancora più curiosa, scultorea e particolare è la
Chamaecyparis obtusa Nana Gracilis, ad accrescimento lentissimo e che presenta rami curiosamente foggiati a conchiglia, che formano una sorta di ricamo sulla chioma. Globosa e un po' irregolare da giovane, da adulta assume una forma conica.
Sicuramente la più amata e apprezzata in assoluto fra le conifere a portamento compatto e forma vagamente sferica è la
Picea pungens Glauca Globosa, che, piuttosto rada e irregolare nei primi anni di vita, diventa sferica e densa, poi, da adulta, leggermente conica. I rami sono ricoperti di bellissimi aghi fitti blu argento, per tutto l'anno. Di accrescimento molto lento, non richiede naturalmente alcun intervento di potatura.
A differenza del genere Juniperus, che si adatta a tutte le possibili situazioni, queste conifere richiedono condizioni di terreno un po' più particolari: vivono bene in terreni freschi, drenati da neutri a leggermente acidi. Ad eccezione di Picea pungens Glauca Globosa, che sopporta abbastanza bene insolazione, inquinamento urbano e un certo grado di siccità, le altre vegetano meglio in climi freddi d'inverno e con estati fresche e ventilate, tipiche del nord e delle aree montane. Siccità prolungata e sole intenso degli ambienti mediterranei le mettono a dura prova, provocando scottature del fogliame in estate e danni da aridità. Per questo al Sud è preferibile posizionarle a mezzombra.
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