Anche se non disponiamo di un giardino e non abbiamo il pollice verde, ci sono delle piante a cui proprio non possiamo rinunciare. Mi sto naturalmente riferendo alle specie aromatiche, fondamentali soprattutto in cucina. Stiliamo di seguito una classifica delle principali.
Rosmarino (Rosmarinus officinalis): difficilmente si può fare a meno di questo arbusto sempreverde tipico della macchia mediterranea, con foglie verdi, aghiformi e aromatiche, profumatissime e ricche di oli essenziali, utilizzati, oltre che in cucina, anche in erboristeria e profumeria.
Tralasciando gli usi erboristici e medicinali, nella nostra cucine è praticamente indispensabile. Si utilizza per gli arrosti di carne, per aromatizzare le patate al forno, nella preparazione di varie creme, ad esempio di ceci o di zucca, alle quali conferisce un sapore molto particolare, ma anche in dolci tipici, quali, ad esempio, il castagnaccio. E' ottimo anche da distribuire sulla focaccia prima di infornarla... io ho sempre il ricordo della fantastica"crescia" (schiacciata o focaccia in dialetto pesarese) col rosmarino della Luisa (la fornaia di fiducia), che compravo la mattina per la merenda della scuola. Resistente al freddo e disponibile fresco tutto l'anno, si può coltivare in vasi o cassette su qualunque terrazzo al sole e, se si desidera, si può anche conservare mediante essiccazione o persino congelandolo. Se si vuole, possiamo anche utilizzare la variante di
Rosmarino prostrato, ricadente ma con le stesse caratteristiche del precedente.
altra grande protagonista della nostra cucina, la Salvia, come il Rosmarino appartiene alla famiglia delle Labiatae. E' un arbusto sempreverde con foglie di varie dimensioni, secondo la varietà, ma comunque allungate, verde-glauco, molto profumate. I fiori sono spighe blu-malva, che si aprono in estate. In cucina si usano le foglie che servono per aromatizzare carni e pesce (io l'adoro con il pollo), è un componente essenziale nella preparazione dei Fagioli all'uccelletto, ma possono diventare anche uno squisito antipasto, una volta fritte in pastella. Per questo si consiglia la varietà a foglie giganti. Attenzione comunque.. la salvia è una primadonna e, se usata in quantità eccessive, maschera completamente gli altri sapori.
Labiatae, il Timo è spontaneo nella nostra flora. Sempreverde, è una piccola sufruticosa con foglie tondeggianti e fiori lilla-malva, che, in piena fioritura, coprono quasi del tutto la pianta. In cucina le foglie sono ampiamente utilizzate per arricchire gli arrosti di carne o di pesce (perfetto con le carni di maiale, ma anche con branzino e salmone), si sposa bene con le patate al forno, per aromatizzare oli e bevande, ma anche per preparare tisane, aventi, fra l'altro effetti lenitivi in caso di tosse e infezioni del cavo orale. Le foglie, una volta essiccate, non perdono il loro profumo, anzi, tendono a concentrarlo.
piccolo arbusto sufruticoso spontaneo del bacino del Mediterraneo, dell'Origano si utilizzano i fiori e i germogli apicali, che, essendo molto aromatici, conferiscono un sapore e un profumo specialissimo alle vivande. Spesso si preferisce essiccarlo, dal momento che i profumi degli oli essenziali si concentrano e si accentuano. Ingrediente indispensabile della Pizza (ve la immaginate una Pizza Margherita senza origano?), si sposa tuttavia con insalate di pomodoro (caprese inclusa), carni e pesce.
Per tutti valgono le stesse indicazioni colturali: tanto sole, terriccio ben drenato, vasi capienti per i Salvia e Rosmarino, che hanno sviluppo più consistente, mentre per Timo e Origano è sufficiente anche una cassettina di piccole dimensioni.
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