Ormai prossime alla fioritura, le
Buddleja fra un mese circa cominceranno ad aprire le loro spighe profumate. Quest'anno abbiamo in serbo alcune interessanti novità, che presentate negli anni scorsi alle consuete fiere professionali del settore, sono state messe in coltivazione e sono ora prossime alla fioritura.
La prima è
Buddleja x alternifolia Unique®, interessante ibrido di
Buddleja alternifolia selezionato da Peter Moore. Presentata un paio di anni fa al Plantarium, si è guadagnata numerosi riconoscimenti per il portamento contenuto (100-120 cm al massimo), il bel fogliame verde-grigio, la elevata rusticità (regge tranquillamente a -20°C), ma soprattutto per la sua capacità di rifiorire, assolutamente nuova nell'ambito delle
B. alternifolia, che, come è noto, portano i fiori sui rami dell'anno precedente e fanno un'unica fioritura in maggio.
Buddleja x alternifolia Unique® differenzia invece i fiori violetto-lilla sui rami nuovi ed è pertanto in grado di rifiorire nel corso della stagione.
In effetti quelle messe in coltivazione
a settembre 2018 hanno aperto qualche fiore durante l'autunno. Coltivabile anche in spazi ridotti, da piccoli giardini a patio, fino al contenitore, chiede solamente posizioni soleggiate e terreno mediamente fertile e drenato.
L'altra bella novità è
Buddleja davidii Gulliver®, che, ibridata in Inghilterra, deve il suo nome alla grande dimensione delle infiorescenze, spighe di lunghezza e larghezza notevoli, fino a 30 cm. E' una pianta a sviluppo medio, che può raggiungere 150-170 cm di altezza senza grandi problemi, di crescita tuttavia composto e ordinato, talora anche leggermente ricadente per il peso dei fiori. La fioritura comincia in giugno e si protrae sino all'inizio dell'autunno. I fiori sono violetto lilla e ricordano moltissimo enormi spighe di lillà, profumate e assai apprezzati da api e farfalle. Rustica e poco esigente in fatto di terreno, dà il meglio di sè in pieno sole e su suoli mediamente freschi. Non invasiva, adatta sia in piena terra che in vaso, è sicuramente uno degli ibridi più affascinanti e innovativi degli ultimi anni.
Anche
Buddleja davidii Ellen's Blue è una varietà "indovinata". Non protetta da brevetto e nemmeno così recente, è stata messa in coltivazione al vivaio per la prima volta quest'anno, ma ha dato buoni risultati. Selezionata negli Stati Uniti da un semenzale di
Buddleja Lochinch, è apprezzabile per il portamento raccolto e ordinato, oltre che per la profusione di spighe blu-viola di media grandezza che emette sino ad autunno inoltrato. Accostata ad altre varietà di crescita analoga, come
B. Buzz Ivory, a fiore candido, permette di realizzare bordure e fioriere che richiamano lo stile romantico dei cottage inglesi, ma è perfetta anche come pianta compagna di rose inglesi, lavande, Hibiscus syriacus bianchi o azzurri, o alcune graminaceae aventi tessitura leggera come
Stipa tenuissima,
Muhlembergia capillaris o
Miscanthus Morning Light.
Infine segnaliamo la piccola
Buddleja davidii Miss Molly®, ottenuta anch'essa negli USA da un incrocio fra B. Miss Ruby e
B Attraction. Di taglia small e portamento fitto e ordinato, le spighe, non particolarmente grandi, sono tuttavia molto numerose e soprattutto di color magenta brillante, con un tono più acceso rispetto a quella della ben nota
B Miss Ruby da cui proviene. Commercialmente si può trovare anche con il nome di
B. davidii Red Chip. Il colore è talmente protagonista da renderla difficilmente (almeno per i miei gusti) accostabile ad altre varietà: troppo "arlecchino" con un bianco, poco sensata con un azzurro o un rosa, l'unico accostamento possibile può essere con varietà di analogo colore, come
B Royal Red, o la stessa
Miss Ruby ®, ma anche con queste ultime ha poco senso. Personalmente la preferisco da sola, a catturare la scena in giardino e l'attenzione di api e farfalle.
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