19 set 2017

Aceri giapponesi e danni da caldo

L'estate torrida appena trascorsa ha lasciato sicuramente qualche danno in giardino. Piante morte per mancanza d'acqua a parte (e quest'anno non sono poche, vista la lunga siccità), molte hanno sicuramente sofferto di danno da scottatura, sia per insolazione diretta che per eccessiva secchezza dell'aria. Gli Aceri giapponesi sono senza dubbio fra queste; sono infatti originari di ambienti più umidi di quello mediterraneo, paragonabili ai climi delle nostre montagne.  
In questo momento la maggior parte degli Aceri giapponesi (sia A palmatum che A japonicum o shirasawanum) si presenta con il margine fogliare secco e avvizzito. Alcune varietà a foglia particolarmente sottile, come Acer palmatum dissectum, possono essere anche totalmente avvizzite o in parte cadute anzitempo. 
Acer palmatum Dissectum con foglie bruciate
Il danno è essenzialmente estetico, e non fisiologico, poichè le foglie sono quasi arrivate a fine ciclo e fra un mese al massimo cadranno comunque per effetto del freddo. Nella primavera successiva la pianta tornerà a vegetare normalmente, a meno che non subentrino, nel frattempo, altre cause di stress. 

Il fenomeno si verifica in quasi tutta la nostra penisola, ad eccezione delle Alpi e Prealpi, al disopra dei 1000 metri in Appennino e attorno ai grandi laghi, che mitigano il clima. 
Nei nostri vivai il fenomeno è pressoché una costante, salvo i rari casi di estati fresche e con decorsi piovosi. 
Le varietà più sensibili sono quelle a foglia rossa o gialla e con lamina particolarmente sottile.
Spesso anche le colorazioni del fogliame cambiano sotto l'effetto di una forte insolazione. Gli Acer palmatum a foglia porpora ad esempio, tendono a perdere il colore rosso brillante per virare ad un verde bruno o anche verde scuro, poco attraente. E' un semplice meccanismo di difesa nei confronti dell'irraggiamento intenso che si verifica nei climi mediterranei, mentre al Nord, in montagna o in Nord Europa la colorazione resta stabile. 
Variazione di colore in Acer palmatum Atropurpureum
Per cercare di "limitare il fenomeno"è consigliabile posizionare gli Aceri (così come altre piante sensibili, quali Cornus da fiore, Cotinus, Sambucus a foglia scura, Fagus sylvatica Purpurea, ecc) in mezzombra, in modo da evitare i raggi cocenti del sole estivo, o anche al riparo di alberi con chiome che possano schermarli durante la stagione calda. Una regolare irrigazione è naturalmente indispensabile. 
Se non si dispone di uno spazio adeguatamente ombreggiato, si consiglia di coltivarli in contenitori che possano essere spostati all'ombra o in un'area fresca durante la stagione estiva. 

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