23 set 2016

Mostre d'Autunno, stagione per piantare

Mi si prospettano un paio di settimane intense, dato che da domani sarò a Rimini per Giardini d'Autore e la settimana seguente a Orticolario, nella splendida cornice di Villa Erba, sul lago di Como. Nonostante le fiere d'autunno siano meno frequentate, a me piacciono quasi più di quelle di primavera. Con un po' di fortuna la temperatura è molto gradevole, le piante sono spesso in migliori condizioni rispetto al mese di aprile, la luce dorata e i colori dell'autunno aggiungono un fascino tutto speciale. Mi piace molto anche il pubblico delle fiere autunnali, normalmente più interessati alla pianta in sè che al fiore, che spesso non è presente. Chi si occupa di giardino infatti, sa benissimo che l'autunno è la stagione migliore per programmare e mettere a dimora nuove specie. 
Anche se apparentemente la pianta non si muove, in realtà sviluppa l'apparato radicale durante i mesi invernali, e, in primavera, è perfettamente pronta a partire, già consolidata e con radici ben sviluppate. Il risultato è quello di "guadagnare" o quasi, una stagione di crescita.

19 set 2016

Il corbezzolo greco

Pianta piuttosto difficile da trovare, Arbutus andrachne, conosciuto come Corbezzolo greco o corbezzolo di Cipro, non è invece difficile da riconoscere. Apparentemente simile al comune Corbezzolo (Arbutus unedo), si distingue per il suo aspetto contorto e scultoreo, per le foglie, verde brillante e mediamente più grandi, ma soprattutto per la corteccia, arancio -rosso, che a maturità dìsi sfalda, arricciandosi come bastoncini di cannella, e rivelando al di sotto una grana liscissima, arancio-verde, che ricorda, per consistenza, quella della Lagerstroemia
Arbutus andrachne

Qualche nota botanica e di coltivazione: è originario del Mediterraneo orientale, diffuso in Grecia, Cipro, Turchia, Medio oriente. Appartiene alla famiglia delle Ericaceae e può arrivare a 10-12 metri di altezza, generalmente ramificato sin da terra. Sempreverde, di forma sinuosa e contorta, è assai apprezzato per la corteccia rosso-bruna, molto decorativa. Le foglie sono verdi scure sopra, più chiare sotto, con margine intero. I fiori, come di consueto in questo genere, si aprono in autunno e sono riuniti in grappoli bianchi, leggermente profumati. Contemporaneamente maturano anche i frutti, bacche rugose arancio, commestibili, assai appetite dall'avifauna. In natura cresce nelle radure della macchia mediterranea, lungo le coste sassose, generalmente in pieno sole e su terreni non calcarei, ben drenati. Ha una buona resistenza alla salsedine, che ne fan un ottimo alleato per i giardini al mare, battuti da venti salati. Non necessita di particolari cure una volta stabilito: nemmeno le potature sono necessarie, dal momento che cresce con molta lentezza. Da giovane è piuttosto sensibile al freddo, ma con il tempo lignifica e diviene molto più tollerante: da adulto può sopportare occasionalmente temperature ben al di sotto dello 0° anche se per periodi brevi e in caso di freddo asciutto. 

15 set 2016

Profumi d'autunno

Trovo che l'autunno sia una stagione dal fascino discreto. Discreto nei colori, caldi e dorati, ma mai squillanti; discreto nella luce, tenue e soffusa; discreto nei profumi, che si avvertono nell'aria, ma non si sa esattamente da dove vengono. Mi sto riferendo in particolare al profumo dei fiori di Osmanthus ed Elaeagnus ebbingei, piante sempreverdi con fioritura autunnale quasi invisibile ma che si avverte a distanza.
Osmanthus fragrans Rubra
Il primo a fiorire è senza dubbio Osmanthus fragrans Rubra: fiori piccoli, riuniti in mazzetti all'ascella delle foglie, di un caldo color giallo-arancio e caratterizzati da un intenso profumo, molto dolce, che si avverte a distanza. Per me è il profumo di settembre. Capita sempre meno spesso di percepirlo; per qualche misterioso motivo l'Osmanthus fragrans Rubra (o Aurantiacus) non è più grande protagonista. Nei giardini e nei parchi delle ville dei secoli scorsi, questa specie era immancabile, associato all'Olea fragrans, (Osmanthus fragrans) anch'esso conosciuto per i profumati fiori autunnali. Sono effettivamente grandi arbusti dal portamento non sempre perfettamente compatto,  che tendono facilmente a defogliare, specie nelle zone ventose. La fioritura tuttavia merita la coltivazione e, aggiungerei, conviene posizionarlo in prossimità della casa  per beneficiare del profumo.

12 set 2016

Nuove Lagerstroemie in giardino

A dispetto del suo nome quasi impronunciabile, la Lagerstroemia indica è una delle specie a fioritura estiva maggiormente presenti nel nostro paese. Originaria della Cina, ove per millenni è stata utilizzata per adornare i templi, fu successivamente introdotta in India,  paese nel quale riveste tuttora un notevole importanza economica per la produzione di legname, che, essendo molto compatto, resiste agli attacchi di insetti quali le termiti, assai diffuse in questi ambienti.  Fu osservata da Magnus von Lagerstroem, direttore della Compagnia delle Indie,  nella prima metà del 1700 e da questi inviata a Linneo affinchè la classificasse. Fu proprio Linneo a battezzarla con un nome tanto difficile, in onore del suo amico e “scopritore”. 

In Europa la Lagerstroemia viene impiegata unicamente per il valore ornamentale, dato principalmente dalla copiosa e prolungata fioritura estiva, che dalla fine di giugno arriva sino all’autunno, con tonalità che spaziano dal bianco puro al rosso bordeaux, passando attraverso tutta la gamma dei rosa e dei violetti, a seconda della varietà. La specie è in realtà bella in ogni stagione dell’anno: in primavera emette foglie inizialmente bronzee, che diventano successivamente verde, in estate è in fiore, in autunno le foglie diventano rosse, giallo e arancio prima di cadere e in inverno la corteccia della pianta si sfoglia, mostrando placche color arancio-salmone. La ricerca vivaistica si è ampiamente dedicata, nel tempo, alla selezione e introduzione di numerose varietà molto interessanti, tanto per il ritmo più sostenuto di crescita, quanto per la grandezza e la colorazione delle pannocchie. 


9 set 2016

Saltando di fiera in fiera..

La fine dell'estate per me è sempre caratterizzata da viaggi alla ricerca di nuove idee per il vivaio. Si concentrano infatti sia fiere professionali che amatoriali che meritano di essere visitate. Alla fine di Agosto abbiamo il Plantarium a Booskoop, in Olanda, che tradizionalmente apre l'autunno presentando le novità della prossima stagione, e di cui abbiamo già accennato in un post precedente. Segue Murabilia, consolidato appuntamento di settembre sulle Mura urbane di Lucca, la cui splendida cornice da sola vale il viaggio, ma ogni anno si arricchisce di ospiti illustri e vivaisti italiani ed esteri, che apportano novità e curiosità botaniche interessanti.

Lo stand in collaborazione con Claudia Failla
Quest'anno ho partecipato alla rassegna in collaborazione con la rivista Giardini e con la designer Claudia Failla, allestendo uno stand progettato da Claudia, tutto incentrato sul rosso e nero in giardino. La collaborazione con una designer ti fa capire l'importanza di saper accostare colori, forme e tessiture in giardino, e come le piante possano essere valorizzate a vicenda dalla semplice vicinanza di un colore piuttosto che un altro. Ho trovato bellissimo, ad esempio, l'unione fra Alternanthera ficoidea Red Threads, Pennisetum villosum e Senecium, ma anche di Phyllostachis nigra e Hibiscus coccineo o Graminacee e Lagerstroemia indica Dynamite, dai colori accesi ed.. esplosivi.