9 mar 2018

Spirea di primavera

Viale di Spiree al Castello di Masino
Nonostante le generose e spettacolari fioriture che ogni anno si rinnovano, le Spiree sembrano far di tutto per passare inosservate. Pur appartenenti alla famiglia delle Rosacee, sicuramente non hanno il ruolo di primedonne delle Rose; vengono spesso confuse con i comuni pruni o biancospini, con i quali hanno in comune la rusticità, il colore dei fiori e la capacità di adattarsi a qualsiasi condizione di clima e terreno, ma non hanno le spine. 
La maggior parte delle spiree coltivate per uso ornamentale viene dalla Cina e dal Giappone. 
La loro comparsa nei giardini europei è iniziato attorno al 1600 ed è proseguito di pari passo alle espansioni coloniali nei secoli successivi.  
Mentre da un punto di vista botanico la classificazione risulta ancora piuttosto controversa, sotto l’aspetto della coltivazione e soprattutto della fioritura, il mondo delle Spiree si divide in due grandi gruppi: quelle a fioritura precoce (da fine marzo a fine aprile-metà maggio) tutte o quasi di colore bianco, e quelle giapponesi a fioritura tardiva (da fine maggio a luglio) generalmente a fiore rosa. 
Le prime hanno sviluppo piuttosto allargato, con lunghi rami ricadenti a maturità e fioriscono sui rami dell’anno precedente.



Spirea thumbergii
Originaria della Cina è la prima a fiorire, all’inizio della primavera. E’ un arbusto molto rustico, fittamente ramificato, a sviluppo arrotondato, che può raggiungere 150-180 cm di altezza e altrettanti di larghezza. I fiori, piccoli, bianco puro, riuniti in fitti corimbi, ricoprono completamente i rami sottili, spesso anche prima della comparsa delle foglie. Queste ultime sono lineari, lunghe fino a 4 cm, verde chiaro, piuttosto leggere. La fioritura, sia pur spettacolare, non dura a lungo, specie se “massacrata” da qualche acquazzone . Di sviluppo naturalmente compatto e arrotondato, non necessita di potature e, se necessarie per problemi di ingombro, vanno eseguite rigorosamente dopo la fioritura, dato che questa si verifica sui getti dell’anno precedente.


Spirea arguta
Considerata da molti una delle Spiree più belle, è probabilmente un ibrido fra la S. thumbergii e la s. hypericifolia. Di forma compatta e molto ramificata, può crescere fin oltre i 2 metri di altezza; i rami, a portamento eretto, tendono ad arcuarsi a maturità, conferendo alla pianta un’elegante forma a fontana. Le foglie sono lanceolate, leggermente dentate, lunghe fino a 3-4 cm. La fioritura è spettacolare, bianco candido, con piccoli fiori riuniti in corimbi che ricoprono il ramo per tutta la sua lunghezza, nascondendolo alla vista. Anch’essa piuttosto precoce, fiorisce in genere intorno a fine marzo-inizio aprile. Come la precedente, va potata se necessario, dopo la fioritura.

Spirea prunifolia

Originaria della Cina, ove spesso viene piantata sulle tombe, fu introdotta in Europa da Siebold intorno al 1850. La forma botanica, a fiori semplici,  è praticamente scomparsa dalla coltivazione, sostituita dalla S. prunifolia a fiore doppio. E’ un arbusto un po’ disordinato, simile al biancospino nel portamento, anche se i rami sono generalmente più morbidi e soprattutto privi di spine. Le foglie sono sottili, lanceolate, lunghe fino a 4-5 cm, leggermente tomentose sulla pagina inferiore e dentate ai margini. I fiori, piccoli e sferici, riuniti in gruppi di 4-5, sono doppi e formano una massa compatta, bianco puro. Sbocciano a inizio aprile prima o in concomitanza dell’emissione delle foglie, sui rami vecchi. Può raggiungere i 2 metri di altezza e, pur vegetando su tutti i tipi di terreno, predilige più delle altre un terreno fresco.

Spirea x vanhouttei
Probabilmente la Spirea più conosciuta e coltivata, è un ibrido orticolo, ottenuto in Francia nel 1862 dall’incrocio fra la Spirea triloba e la S. cantoniensis. E’ un bellissimo arbusto a rami sottili, arcuati,  molto elegante e flessuoso nel portamento, che può raggiungere e superare i 2 metri di altezza e assume, a maturità, una forma a fontana. Le foglie, obovate o talora a 3 lobi, sono leggermente dentate e lunghe da 2 a 5 cm, verde scuro sulla pagina superiore e glauche su quella inferiore. I fiori, di colore bianco puro, sono riuniti in corimbi di 5-6 cm di diametro, numerosissimi, che si formano lungo tutto il ramo dell’anno precedente. Fra tutte le Spiree a fioritura primaverile, è una delle più tardive, in genere attorno alla metà-fine aprile. La fioritura, duratura e bellissima, è assolutamente appariscente, specie se si ha l’accortezza di lasciar allargare il cespuglio il più possibile o di creare gruppi isolati. Per il suo portamento elegante si presta anche per creare siepi libere o fiancheggiare lunghi viali. 
Ne è un esempio il Parco del Castello di Masino, ove l'architetto Pejrone ha realizzato, con la Spirea x vanhouttei, uno dei viali più belli dei giardini italiani. 

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