4 giu 2018

Le piante per gli ambienti salini

Ambiente di duna costiera
Carpobrotus acinaciformis
Molto diffusi lungo le coste, sono dovuti all’azione concomitante di infiltrazioni di acqua salmastra in falda (ad esempio nelle Maremme toscane), alla periodica sommersione per effetto delle maree o nelle zone di delta dei fiumi (Laguna veneta e delta del Po), ma anche all’effetto delle correnti  aeree provenienti dal mare, che depositano sale marino a terra e sulla vegetazione. I terreni salsi sono caratterizzati dalla presenza di acque che possiedono, a causa degli apporti di acqua marina e dell’intensa evaporazione, una concentrazione salina più elevata di quella dell’acqua di mare. Sono suoli fisiologicamente aridi, in quanto l’elevata concentrazione di sali dà luogo ad una pressione osmotica tale da impedire alla maggior parte delle piante di assorbire acqua dolce. Quando presenti in elevata concentrazione inoltre, i sali diventano tossici per le tutte piante, eccetto naturalmente per quelle adattate all’ambiente, dette alofite. L’azione del sale nell’aria inoltre, è poco tollerato dalla maggior parte delle specie vegetali, anche per l’effetto caustico e abrasivo che produce sulla parte aerea.

Euphorbia carachias
Le piante alofite hanno sistemi di difesa diversi nei confronti di questo elemento, che possono essere riassunti secondo 3 modelli.
Tamarix gallica
- Alcune possiedono all’interno dei tessuti dei vacuoli ove il sale viene accumulato; in questo modo si genera all’interno una salinità maggiore di quella delle acqua esterne, che permette l’assorbimento; un tipico esempio è dato dalla Salicornia, spontanea in tutte le aree di questo tipo.
- Altre invece hanno radici con barriere che non permettono al sale di entrare, come nel caso delle Artemisie.
Helichrysum italicum
- Infine alcune specie assorbono acqua salata, ma l’eccesso viene espulso attraverso ghiandole secretrici presenti nel fusto e nelle foglie, come nel caso delle Tamerici e del Limonium (statice).
Tra le alofite più note che si adattano a condizioni estreme (ad esempio sulle dune o sui litorali fronte mare) abbiamo il Carpobrotus (fico degli Ottentotti), gli Helichrysum, il Sarcopterium spinosum, le Euphorbie, molti esponenti del genere Juncus, l’atriplice (Atriplex halimus), la Cineraria maritima (o Senecium cineraria),  i Delosperma, la Gazania, gli Echium
Tra le specie arboree che tollerano elevata salinità e si possono coltivare anche fronte mare (su terreno asciutto) citiamola Melia azederach, lo Schinus mollis, diversi tipi di palme (Chamaerops humilis ed excelsa, Phoenis canariensis e dactylifera), Eucalyptus, e i pini mediterranei.
Juniperus phoenicea-Ginepro fenicio
Leptospermum
Tra gli arbusti la scelta è ancora più vasta: Lentisco (Pistacia lentiscus), Phyllirea, Rhamnus alathernus,  Juniperus communis, e Juniperus phoenicea, Callistemon spp, Grevillea juniperina, Pittosporum tobira, Hippophae rhamnoides, Leptospermum scoparium, Westringia fruticosa, Myrtus communis, Teucrium fruticans, Vitex agnus castus, Lantana spp,  Polygola myrtifolia , Eremophila nivea, oltre ad aromatiche quali Rosmarino, Lavanda e Origanum. 
Genista lydia e hyspanica, Nerium oleander, Coronilla, Eleagnus x ebbingei e angustifolia,

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