27 nov 2018

Abutilon, in fiore tutto l'anno..o quasi

Abutilon hybridum Ruby Glow
Il genere Abutilon è assai vasto, dal momento che conta oltre 150 specie di piante per lo più arbustive. Originario in gran parte dell’America Centro- Meridionale, e in particolare di Messico, Brasile e Cile,  appartiene alla famiglia delle Malvaceae. Il nome generico deriva dall’arabo e significa “Malva indiana”, per indicare la somiglianza di questa specie con la più comune malva del vecchio continente. Nel mondo anglosassone invece queste specie sono note comunemente come Acero da fiore (Flowering Maple), poiché le foglie sono, nelle specie più diffuse in coltivazione, curiosamente simili a quelle di un acero, anche se sempreverdi o talora variegate.
Abutilon hybridum Victor Reiter


Sono piante per lo più arbustive, sempreverdi, che possono raggiungere, a seconda della specie, dai 2 ai 7-8 metri di altezza e un paio di metri di larghezza. Vengono coltivate soprattutto per la bellezza dei fiori, di colore variabile a seconda delle specie (bianco, rosa, rosso, giallo, arancio o azzurro-violetto). Sbocciano prevalentemente in primavera-estate, ma, nelle regioni a clima temperato o se portate all’interno, anche in autunno-inverno. In questo momento le piante, trasferite in serra fredda, stanno avendo una fioritura degna di nota.
Abutilon hybridum Pink Niedorp
Sono per lo più fiori penduli, lunghi 3-7 cm, portati all’ascella delle foglie; hanno la caratteristica comune di presentare stami saldati insieme a formare una colonna di colore giallo, che talora fuoriesce dalla corolla. L’aspetto dei fiori nell’insieme ricorda molto quello delle lanterne cinesi, tanto che spesso la pianta viene anche denominata “albero delle lanterne”. Anche le foglie spesso hanno un valore decorativo: palmate, incise, vagamente simili a quelle di un acero, generalmente verde chiaro, possono presentare anche screziature (dovute presumibilmente a una virosi) e conferiscono eleganza alla pianta nel suo insieme. La coltivazione dell’Abutilon non richiede particolari attenzioni, se non quello di posizionarli in luoghi riparati da freddi intensi e prolungati. Data la loro origine infatti, vegetano al meglio con intervalli di temperature comprese fra i 30°C estivi e 5°C invernali, anche se si adattano a temperature superiori in estate e possono tollerare, occasionalmente, qualche grado sotto lo zero (a seconda della specie) per brevi periodi in inverno, specie nel caso di individui adulti.
Abutilon megapotamicum,
 a portamento sarmentoso
Possono essere coltivati all’aperto e senza problemi in tutte le regioni meridionali, lungo le coste e attorno ai laghi della nostra penisola. Nelle vallate interne del centro e al Nord invece, è preferibile la coltivazione in vaso, per poterli ritirare in serra fredda in inverno, oppure posizionarli in luogo riparato, a ridosso di un muro e coprirli, se necessario, con tessuto non tessuto durante l’inverno. Si utilizzano talora anche come piante d’appartamento, anche se il riscaldamento domestico e l’aria secca ad esso dovuto non sono le condizioni migliori per il suo sviluppo. E’ preferibile porli sotto una veranda non riscaldata, ma ben illuminata per buona parte del giorno.
Abutilon pictum
Come la maggior parte delle Malvacee infine, i fiori sono commestibili.  Hanno un sapore dolciastro e possono essere utilizzati per il consumo fresco o nella preparazione e decorazione di piatti freddi. Al Sud ad esempio, le corolle vengono private del pistillo centrale e successivamente riempite con un impasto di ricotta, per creare fagottini ripieni, consumati come antipasto. 

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