15 mag 2018

Piante per terreni calcarei e alcalini

Prunus serrulata Kanzan
I suoli calcarei, pur essendo relativamente facili da lavorare, formano spesso una crosta superficiale, specie quando sono asciutti, che fa sì che né l’acqua né l’aria siano in grado di penetrarla. Per questo motivo, l’ossigenazione dell’apparato radicale delle piante situate nei terreni calcarei e la germogliazione dei semi risulta talora difficoltosa. Sono inoltre terreni problematici soprattutto da un punto di vista chimico. L’elevata presenza di sali di calcio infatti, alza notevolmente il valore del pH, (suoli basici o alcalini);  inoltre determina il mancato assorbimento di alcuni elementi fondamentali per le piante, in particolare del ferro, che, in queste condizioni,  viene immobilizzato all’interno di composti insolubili in acqua. 

Cercis siliquastrum o Albero di Giuda
La scarsità di ferro porta le piante alla clorosi fogliare, specie a quelle particolarmente voraci di tali elementi. Benchè sia tecnicamente possibile ovviare al problema correggendolo con opportune concimazioni di chelati o solfati, i risultati che si ottengono sono spesso deludenti. Il consiglio è pertanto di rinunciare del tutto alla coltivazione di piante calcifughe (cioè che rifuggono il calcio) e orientarsi supiante calcicole, che tollerano livelli alti di pH e beneficiano della presenza massiccia di questo elemento. 
In Italia suoli di questo tipo sono diffusi nelle Prealpi Lombarde, nelle Alpi Venete e nelle Prealpi Giulie, nell’Appennino Centrale, nei massicci dell’Appennino Campano e Lucano, in alcune zone della Puglia (Gargano, Murge) e della Sicilia (Iblei e rilievi occidentali).
Rosa Knock Out, come tutte le rose è calcicola
Tra gli alberi calcicoli annoveriamo Acer campestre e Acer pseudoplatanus, Carpinus betulus, Ostrya carpinifolia (Carpino nero), Cercis siliquastrum, Crataegus spp, Fraxinus excelsior e ornus, Prunus spp (Ciliegio selvatico e Ciliegi da fiore), Sorbus spp, Mespilus germanica, Tiglio (Tilia spp), Quercus pubescens e cerris (Cerro e roverella), Quercus ilex (Leccio), Robinia pseudoacacia, Gelsi (Morus alba, nigra e platanifolia), Fico, Olivo e Vite.  Tra le conifere ben si adattano i Cipressi mediterranei, il Cedro del Libano e dell’Atlante (Cedus libani e C. atlantica), Thuja orientalis, Pinus pinea, halepensis e pinaster, Pinus nigra. 
Philadelphus coronarius
Cotoneaster lactea
Tra gli arbusti si adattano bene Berberis, Buxus, Punica granatum, Tamarix, Cornus mas, sanguinea e stolonifera, Crataegus spp, Prunus spinosa, Prunus laurocerasus, le Rose,  Buddleja, Spirea, Forsitia, Photinia, Evonimus spoglianti e sempreverdi, Deutzia, Cotoneaster, Pyracantha, Philadelphus, Lavanda, Rosmarino, Sambucus, Lillà, Ligustrum, Hibiscus syriacus, molte Leguminose quali maggiociondolo, Spartium, Coronilla e Wisteria (glicine), Hypericum, Caryopteris, Vitex agnus castus e la maggior parte del genere Juniperus. 

Nessun commento:

Posta un commento