5 feb 2019

Esotiche Strelitzie

Strelitzia reginae in un parco pubblico
Provenienti dal Sudafrica, le Strelitzie, note anche come Uccello del Paradiso, sono piante rizomatose che devono il loro nome a Sophia Carlotta di Mecklemburg-Strelitz, diventata regina di Gran Bretagna, nel 1761, sposando Giorgio III e in onore della quale fu battezzato il genere. Sono senza dubbio piante regali, tanto per le foglie, grandi e molto belle, talora utilizzate per composizioni floreali, quanto e soprattutto per i fiori bizzarri, di colore arancio o bianco a seconda della specie e dalla forma stranissima, che ricordano uccelli esotici in volo: di qui il nome comune di Uccello del Paradiso. Botanicamente parlando appartengono alla famiglia delle Musaceae (la stessa dei banani tanto per intenderci), ai quali somigliano molto nel portamento, in particolare le specie a maggior accrescimento, come la Strelitzia augusta. 
Strelitzia augusta
Il fiore di Strelitzia reginae











Sono piante sempreverdi, cespitose, acauli, con la parte aerea composta da grandi foglie di consistenza coriacea, ovato-lanceolate, verde scuro o verde glauco, come in Strelitzia reginae. Dai cespi si innalzano, dall'autunno al termine della primavera, scapi robusti che recano alla sommità i fiori bianchi (Strelitzia augusta) o arancio (S. reginae), di lunga durata anche quando recisi e di notevole effetto scenico. Predilige terreni mediamente fertili, ben drenati, al sole o alla mezzombra e esige climi temperati e miti anche durante l'inverno, periodo nel quale la temperatura minima non deve scendere al di sotto di 5-7°C. La fioritura più cospicua appare proprio al termine dell'inverno/inizio primavera, mentre in estate, come tutte o la maggior parte delle specie di climi mediterranei o sub-tropicali, arresta e va in quiescenza per sfuggire all'aridità estiva. 
Strelitzia augusta è una ottima pianta da interno
Si adatta bene anche a vivere in appartamento, tanto che spesso viene utilizzata e coltivata proprio come pianta da interno, e apprezzata soprattutto per le foglie, benchè da aprile a ottobre possa  stare tranquillamente all'aria aperta. In caso di coltivazione in casa, va posizionata al riparo da correnti d'aria, termosifoni e in buona luce. La sua presenza importante non passerà certo inosservata. 

E' una pianta che richiede una buona dose di pazienza: prima di vederla fiorire in maniera soddisfacente, occorrono alcuni anni, che per Strelitzia augusta possono arrivare e superare i 10. 
Si può riprodurre a distanza di anni per divisione dei cespi in primavera, al termine della fioritura, ma attenzione! Per tagliarla è necessario dotarsi di accetta o roncola ben affilata, i rizomi basali sono particolarmente robusti e pesanti.

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