9 apr 2019

Profumo di Lillà

Syringa vulgaris, il comune Lillà
La Syringa vulgaris, detta comunemente Lillà o Serenella, è una pianta largamente diffusa nei nostri giardini e appartiene alla famiglia delle Oleaceae.
Introdotta dalla Turchia, fece la sua prima apparizione in Europa nel corso del XVI secolo e fu descritta e rappresentata nel 1565 nella quinta edizione dei Commentarii del Matthiolus, il quale usò per la prima volta il nome Lillà.
Naturalizzato nell’arco di breve tempo un po’ in tutta Europa, il suo areale di origine è tuttora incerto; secondo alcuni Autori il Lillà  proviene dalla Romania occidentale e dai Balcani; secondo altri sarebbe stato trovato e diffuso in queste aree dai Turchi dopo l’invasione della Grecia nel 1453.
Syringa vulgaris M.me Lemoine
 La specie incontrò il favore del pubblico grazie soprattutto al profumo delle sue infiorescenze e continuò ad essere largamente coltivata nei secoli successivi. Raggiunse il momento di massima diffusione tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, quando il vivaista francese Lemoine creò e introdusse  nuove varietà a fiore grande e doppio, ancora oggi molto popolari. L’uso principale del lillà era  quello di ottenere rami fioriti per la vendita. Le serre parigine, all'epoca prime produttrici in assoluto soprattutto di lillà a fiore bianco, rifornivano gran parte dei fioristi delle maggiori città europee e con i metodi di forzatura messi a punto si potevano acquistare rami in fiore in ogni stagione dell’anno.
La sua popolarità cominciò a decadere in seguito alla diffusione di altre specie da fiore quali il Tulipano, il Garofano, la Fresia la cui coltivazione e forzatura  presentavano costi notevolmente inferiori a quelle del Lillà. 
Syringa vulgaris Prince Wolkonsky
La Syringa vulgaris è un arbusto deciduo molto ramificato, spesso di forma allargata,  che a maturità non supera i 6/7 metri di altezza. Ha foglie cuoriformi, lunghe 5/10 cm, opposte, con margine intero; i fiori, intensamente profumati che sbocciano in Aprile-Maggio, sono pannocchie di forma conica,  lunghe fino a 20 cm, prodotte sui rami dell’anno precedente. Il colore della specie botanica è il lilla; le varietà derivate da incroci, oltre ad avere infiorescenze più grandi, possono essere di colore porpora, azzurro, rosa o bianco, a fiore semplice o doppio, ma non sono sempre dotati di profumo.
Syringa vulgaris Sensation, dai fiori marginati di bianco
Questa specie si adatta a tutti i climi e terreni, anche se predilige suoli piuttosto pesanti, freschi ma ben drenati e a pH neutro o sub-alcalino.
Necessita di esposizioni in pieno sole per buona parte della giornata, pena la scarsità di fioritura, e tollera anche freddi invernali intensi, caratteristica che nell’800 permise la sua larga diffusione in Canada, regione notoriamente caratterizzata da inverni estremamente rigidi.
La specie è molto rustica e non necessita di cure particolari; una concimazione di fondo con stallatico ben maturo, fatta una volta l’anno alla fine dell’inverno, è sufficiente a garantirne una buona fioritura e vegetazione.
Il periodo migliore per la messa a dimora o il trapianto va dall’autunno alla primavera, in terreni precedentemente lavorati e arricchiti di sostanza organica.
Le potature non sono necessarie, se non per rimuovere le infiorescenze appassite o per riordinare leggermente il cespuglio; in entrambi i casi occorre limitarsi ad una potatura leggera dopo la fioritura.
Oltre alla Syringa vulgaris ed ibridi da esso derivati, esistono tuttavia altre specie/varietà di lillà meno noti ma decisamente interessanti per sviluppo, fioritura e utilizzo in giardino, di cui parleremo in un prossimo post. 

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