20 ago 2019

Cestrum, il gelsomino notturno

Fiori aperti di Cestrum nocturnum
Poche piante si "avvertono" con il naso più che con la vista come il Cestrum nocturnum, conosciuto volgarmente come Gelsomino notturno e, nei paesi latini come Dama de Noche (signora della notte). Originaria del Centroamerica, è una pianta assolutamente insignificante a vedersi, pure sgraziata, se proprio vogliamo dirla tutta. Sempreverde in climi miti, in inverno si "spennacchia"un po', perdendo una parte delle foglie verde lucido, che rimette nella primavera successiva. E' un arbusto di forma irregolare, tendenzialmente globosa, che cresce fino a 5 metri nell'areale di origine. Se il portamento non è degno di nota, recupera ampiamente punti con la fioritura, che da noi in genere si verifica intorno alla metà dell'estate, sino all'autunno. Questa, pure poco visibile, è costituita da grappoli di fiori tubolari piccoli, bianco-verdastri, che di giorno restano chiusi e si aprono durante la notte, emanando un profumo dolce, intenso e penetrante, considerato da alcuni (pochi a dire il vero) addirittura nauseante.

Cespuglio di Cestrum nocturnum  mescolato ad un Plumbago
Il profumo comincia a librarsi al tramonto, per raggiungere il massimo durante la notte. Questo è il motivo per cui si è meritato l'appellativo di Gelsomino notturno o Dama de Noche. Il profumo tuttavia non sfugge alle api e agli insetti pronubi, che, in fioritura, visitano volentieri le corolle anche durante il giorno. 
Non ha particolari problemi in coltivazione, tranne che per le esigenze termiche. Predilige terreni mediamente fertili, posizioni di sole o mezzombra molto luminosa, e non tollera temperature minime inferiori a 4-5 °C, specie nelle fasi giovanili. Per questo motivo si preferisce coltivarlo in vaso nelle zone a inverno rigido, in modo da poterlo riparare.
Fiori di Cestrum nocturnum durante il giorno
Talora, sottoposto a Temperature intorno allo zero per brevi periodi, si spoglia completamente, per rivegetare dalla ceppaia o dal legno vecchio in primavera.
Una curiosità letteraria: al Gelsomino notturno è dedicata un'ode famosa di Giovanni Pascoli e alcuni ritengono che possa riferirsi proprio a questa pianta. Secondo me Pascoli , per gelsomino notturno, si riferiva alla Mirabilis jalapa, (la comune Bella di Notte) e non al Cestrum. In un verso infatti, fa riferimento a corolle che si schiudono emanando profumo di fragole rosse, che evocano i fiori magenta della Bella di notte. Parla poi delle corolle che si chiudono al mattino con "petali un poco gualciti", come avviene nella Mirabilis. Pascoli era romagnolo, terra molto vicina alla mia zona di origine.
Mirabilis jalapa, o Bella di Notte
Il Cestrum quasi non esiste mentre la Mirabilis era ed è tuttora presente, talora quasi infestante, in tutte le aie e ambienti rurali. Mirabilis e Cestrum condividono l'areale di provenienza e la caratteristica di aprire fiori profumati durante la notte, per richiuderli al mattino. La Mirabilis jalapa tuttavia si riproduce ogni anno per seme, che produce in gran quantità e lascia cadere sul terreno, dal momento che, nella maggior parte della penisola, muore durante l'inverno. 

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